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IndyCar, ultima sfida ‘non ovale’ del 2024 a Portland

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Scott Dixon
Scott Dixon /LaPresse

Mancano solo quattro prove al termine della NTT IndyCar Series, campionato più che mai intenso ancora tutto da scrivere. Ci sarà da divertirsi al  Portland International Raceway, ultimo stradale del campionato prima del doubleheader nell’ovale di Milwaukee e la finalissima di Nashville.

Il neozelandese Scott McLaughlin (2022), lo spagnolo  Alex Palou (2021), l’australiano Will Power (2019) ed il ‘kiwi’  Scott Dixon (2023) sono presenti nell’albo d’oro di una corsa che è tornata nei piani della categoria dopo una lunga pausa durata dal 2008 al 2017.

Il tracciato che sorge nello Stato dell’Oregon, protagonista negli ultimi anni anche del Mondiale Formula E e della NASCAR Xfinity Series, ha una metratura complessiva di 1.967  miles (3.166 km). Sono 12 le curve le curve presenti in un tracciato molto corto, indubbiamente il più breve dei road course presenti in calendario.

Il già citato Palou è il leader del campionato dopo l’avvincente prova al Gateway che ha sorriso nuovamente al vincitore della Indy500 2024 Josef Newgarden. L’iberico vanta 443p all’attivo al momento contro i 384p di Colton Herta ed i 378p di Dixon, rallentato nello Stato dell’Illinois da una strategia alternativa che non ha pagato con le repentine caution.

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