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Jannik Sinner non brilla, ma piega Michelsen in due set al debutto a Cincinnati

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner si qualifica per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati: una prova tutt’altro che brillante per il numero 1 del mondo che ha mostrato una condizione fisica rivedibile, ma ha vinto tutti i punti importanti ed è riuscito a portare dalla sua parte il match, piegando Alex Michelsen con il punteggio di 6-4 7-5 in un’ora e cinquanta minuti di gioco. Al prossimo turno affronterà uno tra Sebastian Baez e Jordan Thompson.

Il primo set è tutt’altro che semplice per Sinner che riesce a partire con il piede giusto, rispondendo con una certa profondità ed efficienza e ottenendo il break a trenta già nel primo gioco. Il numero 1 del mondo riesce a mantenere questo break durante tutto il parziale non senza difficoltà, cancellando due palle del contro-break sul 2-1 mettendo la prima e costruendosi bene il punto in entrambe le circostanze e un’altra palla break sul 4-3, con un nastro favorevole. Difficoltà alla battuta che sono legate a una percentuale di prime in campo assolutamente insufficiente, appena il 43%.

Sinner ha ancora diversi problemi alla battuta nel secondo set, annulla subito tre palle break nel secondo gioco con un ace, una gran seconda e un bel dritto a sventaglio e si ritrova costretto ad annullare una palla del 2-4 con la prima vincente. L’azzurro non riesce a convertire due chance di break nel settimo gioco grazie alla prima del suo avversario e si ritrova alle strette anche sul 3-4, con un ace a cancellare la quinta palla break concessa nel set. Finalmente il numero 1 del mondo trova un minimo di regolarità al servizio e sul 5-5 alza l’asticella, rispondendo sempre in maniera aggressiva e coraggiosa e andando a prendersi di forza i punti che gli regalano un break prezioso per guadagnarsi la possibilità di andare a servire per il match. Un ultimo game buono con due ace, il lungolinea di rovescio e un servizio vincente.

I numeri sono tutt’altro che brillanti per Sinner che ha scagliato 28 vincenti, ma ha commesso anche 32 errori gratuiti. L’italiano è stato bravo ad annullare tutte le otto palle break concesse. Poche le prime in campo, appena il 51% con il 74% di resa.

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