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Judo, Teddy Riner sempre più nella leggenda. Terzo titolo olimpico individuale a Parigi 2024 nei pesi massimi

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Riner / IJF

In Francia era l’uomo più atteso (insieme al nuotatore Leon Marchand) dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, avendo peraltro rivestito il prestigioso ruolo di ultimo tedoforo in occasione della Cerimonia d’Apertura del 26 luglio, e Teddy Riner ha risposto presente all’appuntamento con la storia entrando sempre più prepotentemente nella lista degli sportivi più grandi di sempre.

Il leggendario 35enne originario della Guadalupa ha dato spettacolo nel suo percorso odierno sul tatami dell’Arena Champ de Mars, ricorrendo al Golden Score solamente al primo turno (vittoria per somma di sanzioni sull’emiratino Magomedomarov) per poi collezionare tre ippon consecutivi che hanno fatto esplodere di gioia il pubblico locale presente sugli spalti.

In finale Riner si è imposto sul sud coreano n.1 del ranking Kim Minjong (che in semifinale aveva sconfitto il forte giapponese Tatsuru Saito per ippon) a 16″ dallo scadere dei quattro minuti regolamentari, sorprendendo l’asiatico con una proiezione micidiale valutata ippon. Un trionfo molto significativo per il dieci volte campione iridato, che regala alla Francia il tanto agognato primo oro dei Giochi casalinghi nel judo diventando soprattutto il secondo judoka di sempre a conquistare tre titoli olimpici individuali.

“Big Teddy” ha eguagliato infatti il giapponese Tadahiro Nomura, che aveva piazzato un filotto di tre affermazioni consecutive da Atlanta 1996 ad Atene 2004 nei -60 kg, confermandosi però sul podio per la quinta edizione olimpica di seguito tra i pesi massimi (vanta anche due bronzi a Pechino 2008 e Tokyo 2021). Nella gara odierna si sono attestati in terza piazza l’uzbeko Alisher Yusupov ed il tagico Temur Rakhimov.

In precedenza era arrivata una grossa delusione per il judo francese, con l’inattesa sconfitta in semifinale della n.1 al mondo Romane Dicko contro la brasiliana Beatriz Souza, che ha poi completato l’opera battendo nell’ultimo atto per waza-ari l’israeliana Raz Hershko. Bronzo a Dicko e alla sud coreana Kim Hayun, mentre la giapponese Akira Sone non si è presentata sul tatami nel match di ripescaggio dopo aver rimediato un infortunio nel ko ai quarti contro la turca Ozdemir.

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