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Olimpiadi
Julio Velasco è già oltre: “Contro la Turchia un’Italia pronta a tutto. Aspiriamo ad una medaglia”
La prima maledizione è stata spezzata. L’Italia, con una prestazione maiuscola, annichilisce la Serbia e si qualifica per le semifinali delle Olimpiadi 2024 di volley femminile. Un traguardo mai raggiunto alle nostre latitudini dalla prima partecipazione, avvenuta a Sydney ventiquattro anni fa. E per arrivare tra le prime quattro in una manifestazione a Cinque Cerchi, ci si è affidati al Guru per eccellenza della pallavolo: Julio Velasco. Il CT argentino ha costruito una squadra tecnica formidabile, ha ridato ordine al movimento e ora sta raccogliendo tutti i frutti.
Contro le balcaniche non è stata una partita spumeggiante, ma la tensione era altissima. Sta di fatto che l’Italia ha disintegrato la Serbia di Giovanni Guidetti, surclassandola in tutti i fondamentali. Per le azzurre il percorso ora continua, con la delicatissima sfida alla Turchia in semifinale. Questa sera si è vista una grandissima Paola Egonu, ma in generale tutte le italiane impiegate sono state più che all’altezza della situazione. Un primo set vinto in rimonta, un secondo e un terzo praticamente dominati dal primo all’ultimo pallone. Quasi sempre fondamentale il doppio cambio operato da Velasco, che ha dimostrato ancora una volta di essere un allenatore formidabile, anche se ovviamente con i piedi per terra, perché le medaglie devono ancora essere conquistate.
Il CT Julio Velasco ha analizzato la partita attraverso i canali federali: “Ogni partita ha una storia a sé, onestamente non mi aspettavo né il 3-0 di questa sera né quello contro la Turchia, ma la squadra deve essere pronta a tutto, ad affrontare ogni tipo di situazione che le capiterà di fronte. All’inizio del match comunque le ragazze, essendo tese, hanno sbagliato qualcosa in battuta e ricezione, quelle sono due tecniche che hanno bisogno di tranquillità, soprattutto la ricezione”.
Il Commissario Tecnico ha poi proseguito: “In uno dei time-out ho detto loro che era normale sentire un po’ di tensione e che dovevano pensare a giocare; così lentamente si sono tranquillizzate, poi alcuni cambi hanno funzionato e poi una volta trovata la tranquillità abbiamo funzionato meglio. L’Italia è una squadra che può e deve aspirare a prendere una medaglia. Adesso avremo due opportunità per una medaglia, ma io spero di averne solo una. Io ho già avuto esperienze di quel tipo e ho sia vinto sia perso. Ora vorrei prima arrivare in finale e poi riparlarne… “