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Jury Chechi scherza: “Esposito si è sbilanciata apposta, voleva ricordare me e Cassina”. Scoppiano le risate

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Manila Esposito Alice D'Amato
Manila Esposito Alice D'Amato / Lapresse

Alice D’Amato e Manila Esposito hanno giganteggiato nella finale alla trave delle Olimpiadi di Parigi 2024: la genovese ha vinto sull’attrezzo più ostico e difficile del circuito, la campana ha concluso al terzo posto. Due azzurre sullo stesso podio ai Giochi non si erano mai viste, la 21enne è diventata la prima donna italiana a conquistare la medaglia d’oro nella rassegna a cinque cerchi e ha fatto suonare l’Inno di Mameli in un’Arena di ginnastica a venti anni di distanza dal sigillo di Igor Cassina sulla sbarra ad Atene 2004.

Bisogna risalire proprio all’edizione nella capitale greca per ritrovare due allori provenienti dall’artistica: oltre al già citato trionfo del brianzolo ci fu il bronzo di Jury Chechi agli anelli, che si regalava una nuova gioia dopo l’apoteosi di Atlanta 1996. A Parigi 2024 si è fatto addirittura meglio, visto che sei giorni fa si è festeggiato l’argento nella gara a squadre, ma non nella stessa giornata (22 agosto per il toscano, 23 agosto per il lombardo).

Jury Chechi e Igor Cassina sono gli unici Campioni Olimpici del secondo dopoguerra insieme a Franco Menichelli (corpo libero a Tokyo 1964) e ieri sera erano ospiti della trasmissione Notti Olimpiche su Rai, a cui hanno preso parte anche le due Fate. I due veterani della Polvere di Magnesio hanno analizzato la memorabile giornata e poi Jury Chechi ha voluto scherzare, soffermandosi su un errore commesso da Manila sui 10 cm: “Manila ha fatto quello sbilanciamento apposta perché voleva arrivare terza, volevano oro e bronzo non argento perché venti anni fa io e Igor abbiamo preso oro e bronzo: sono state così carine a commemorare, grazie Manila per questa tua attenzione“.

Alla battuta hanno sorriso anche le due azzurre e Cassina ha dato simpaticamente corda all’ex compagno di squadra: “Sono totalmente d’accordo con Jury, grazie di questo pensiero“. Un bel siparietto per chiudere quella che si è rivelata la migliore edizione dei Giochi per l’Italia negli ultimi 60 anni in termini di medaglie conquistate e risultati conseguiti.

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