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Marcell Jacobs continua le Olimpiadi senza allenatore: tolto l’accredito a Rana Reider

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Marcell Jacobs
Jacobs / Lapresse

Marcell Jacobs ha cambiato allenatore da ormai un anno, decidendo di trasferirsi negli USA per accasarsi alla corte di Rana Reider. Il Campione Olimpico dei 100 metri di Tokyo 2020 ha stravolto la propria vita per superare gli acciacchi fisici che lo hanno frenato nelle ultime tre stagioni e la cura ha funzionato, visto che ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei di Roma e ha chiuso al quinto posto con il crono di 9.85 (miglior tempo delle ultime tre annate agonistica) nella finale della gara regina alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’azzurro tornerà in pista giovedì 8 agosto per le batterie della 4×100

Al tecnico statunitense, che segue altri atleti tra cui il canadese Andre De Grasse (Campione Olimpico dei 200 metri), è stato ritirato l’accredito per assistere alle gare dei Giochi allo Stade de France. A confermarlo è stato il suo avvocato Ryan Stevens al Guardian: “Reider era in possesso di un accredito di tipo “P”, riservato a persone considerate essenziali per la preparazione degli atleti e che permette di accedere a luoghi di allenamento e competizione, ma lunedì pomeriggio (dunque il giorno dopo la finale dei 100, n.d.r) il Comitato Olimpico Canadese ha inviato una lettera ufficiale a conferma del ritiro dell’accredito”.

Il legale ha dichiarato che al suo assistito non è stata data la possibilità di difendersi e ha affermato che uno dei denunciati ha voluto inficiare le prestazioni degli atleti seguiti da Reider. Stevens ha puntualizzato: “Ingiustamente privato delle sue credenziali di allenatore olimpico, sulla base di affermazioni vecchie di anni in una causa intentata da ex atleti in cerca di guadagno finanziario. È un brutto giorno per le Olimpiadi quando la paura di una cattiva pubblicità da parte di un organo di governo ha la priorità sugli atleti“.

Ricordiamo che il tecnico aveva di recente scontato dodici mesi di libertà vigilità dopo essere stato sanzionato da Us SafeSport per una relazione con un’atleta caratterizzata da “uno squilibrio di potere”. Tre atleti, come riporta il Times, avevano intentato causa contro Reider in Florida per molestie sessuali e verbali. Stevens ha ribadito che Reider non ha sanzioni pendenti contro di lui da parte di organi governativi, l’accredito gli era già stato negato ai Mondiali 2022 e 2023 di atletica leggera.

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