Atletica

Marcell Jacobs si rialza nel finale al Golden Gala: “Bicipiti duri”. Tebogo vince con un bel tempo

Pubblicato

il

Jacobs / Grana/FIDAL

Marcell Jacobs non è riuscito a illuminare la scena sui 100 metri al Golden Gala, tappa italiana della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera. L’azzurro non è uscito brillantemente dai blocchi di partenza e poi è progressivamente scivolato indietro, decidendo di rialzarsi nei pressi degli ottanta metri per chiudere al passo con il tempo di 10.20. Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 ha poi dichiarato ai microfoni della Rai di avere sentito i bicipiti un po’ duri fin dalla mattina e che ha preferito non forzare per evitare di farsi male, visto che ormai la gara per le posizioni di vertice era già scappata via.

Il velocista lombardo si era laureato Campione d’Europa a inizio giugno allo Stadio Olimpico di Roma, ma oggi è parso ben lontano dalla condizione di forma sfoggiata nella rassegna continentale e anche alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove chiuse al quinto posto con il miglior riscontro cronometrico degli ultimi tre anni (9.85). Marcell Jacobs, che domenica pomeriggio si era espresso in un brillante 9.93 a Chorzow (Polonia), ha concluso al nono posto in uno degli ultimi appuntamenti della stagione (al momento resta confermata la presenza al Galà dei Castelli, previsto a Bellinzona il 9 settembre).

La gara è stata vinta dal botswano Letsile Tebogo, emerso di forza nel finale e capace di siglare un autorevole 9.87 (0,3 m/s di vento a favore). Il Campione Olimpico dei 200 metri ha superato in progressione lo statunitense Christian Coleman (9.92, scattato a razzo come sua consuetudine) e ha liquidato l’altro americano Fred Kerley (9.95, bronzo a cinque cerchi che non è riuscito nell’intento di vincere il Golden Gala per la terza volta consecutiva). Sopra i dieci secondi il giamaicano Ackeem Blak (10.03) e il giapponese Abdul Sani Brown (10.05), settimo l’atteso keniano Ferdinand Omanyala (10.08), assente l’annunciato giamaicano Kishane Thompson (argento a Parigi).

Exit mobile version