Equitazione
Marco Porro su Emanuele Camilli: “Un peccato per l’errore sul primo ostacolo. L’Italia ha futuro”
Il 21° posto conclusivo rimane un traguardo storico. Emanuele Camilli ha riportato l’Italia in una finale olimpica a vent’anni dall’ultima volta, Atene 2004, facendo sognare gli appassionati equestri di salto ostacoli. Il cavaliere romano, in sella ad Odense Odeveld, dopo la brillante qualifica di ieri, ha pagato lo scotto di una tensione elevata per tutti i partecipanti al contest che assegnava le medaglie, anche perché il percorso disegnato dallo spagnolo Santiago Varela Ullastres e dal francese Gregory Bodo era parecchio complicato.
“Emanuele e Odense – ha affermato il CT Marco Porro – hanno saltato molto bene la parte più difficile del tracciato, rappresentata certamente dalle combinazioni (due gabbie e una doppia gabbia ndr) e da oxer davvero imponenti. L’errore al numero uno ha certamente compromesso la concentrazione di Emanuele che, alla sua prima partecipazione olimpica, ha potuto contare su un Odense, cavallo dal grande potenziale, in splendida forma con i suoi 10 anni di età. Dobbiamo essere soddisfatti del risultato e di questa qualifica alla finale, che mancava all’Italia da troppi anni. Emanuele, dal canto suo, può essere soddisfatto di quello che ha fatto oggi e di essere riuscito a portare a questi livelli un cavallo che con lui forma un binomio su cui l’Italia potrà contare per il futuro”.
“Credo – ha detto il Presidente della FISE, Marco Di Paola – che essere entrati in finale dopo 20 anni sia già un successo importante. Avevamo un binomio estremamente competitivo e molto determinato. L’errore al numero uno, purtroppo, ha certamente macchiato questa prestazione, che ovviamente è non è partita nel migliore dei modi. Un ringraziamento deve essere rivolto a Camilli, al suo magnifico cavallo e a tutto lo staff che lo assiste. È stata una bellissima Olimpiade – ha aggiunto il presidente federale facendo un bilancio più ampio dell’edizione dei Giochi Olimpici per gli sport equestri italiani – che ci ha regalato tantissime emozioni, sia nel completo che nel salto ostacoli. Abbiamo ancora tanti obiettivi stagionali nel salto ostacoli, come la finale di Varsavia, ma adesso concentriamoci e facciamo il tifo per la formidabile squadra azzurra di Dressage Paralimpico che ai primi di settembre sarà qui a Versailles in campo a rappresentare il tricolore”.