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Mattia Furlani ‘aquilone cosmico’: bronzo generazionale alle Olimpiadi, salto nel futuro. Tentoglou fuoriclasse

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Mattia Furlani
Furlani / IPA Agency

Mattia Furlani ha conquistato una spettacolare medaglia di bronzo nel salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024, meritandosi il terzo gradino del podio al termine di una gara estremamente solida, concreta, lineare inscenata sulla pedana dello Stade de France. Il giovane fuoriclasse laziale ha messo in chiaro le cose con un magico balzo iniziale da 8.34 metri (1,0 m/s di vento contrario) seguito da un 8.25 e da un nullo, poi un volo lunghissimo e probabilmente nei pareggi di 8.50 ma purtroppo nullo per appena tre centimetri e mezzo.

Il 19enne ha piazzato un nuovo 8.34 (questa volta con 0,8 m/s di brezza a favore) e poi ha chiuso con 8.27. Il primatista mondiale juniores (8.38 metri) si è messo al collo il terzo grande alloro della stagione dopo gli argenti meritati ai Mondiali Indoor e agli Europei di Roma, a dimostrazione di una classe sconfinata e di doti tecniche enormi che nel prossimo futuro gli permetteranno di andare ancora più lontano. Questa volta la piazza d’onore è sfumata per appena due centimetri in favore del giamaicano Wayne Pinnock (8.36).

La sensazione è che questa soddisfazione a cinque cerchi sia soltanto la prima di una lunga serie, intanto ha riportato l’Italia sul podio dei Giochi in una delle specialità più affascinanti e prestigiosi a distanza di addirittura 40 anni: a Los Angeles 1984 fu Giovanni Evangelisti a tingersi di bronzo con 8.24. Mattia Furlani ha fatto centro al suo debutto assoluto alle Olimpiadi, senza timori reverenziali e mostrando un mordente decisamente brillante, che dimostra quali siano le potenzialità di un ragazzo eccezionale.

Mattia Furlani ha saltato la terza miglior misura della carriera (eguagliato l’8.34 indoor di Ancona dell’ultimo inverno), ad appena quattro centimetri dal suo primato (8 giugno 2024, durante la rassegna continentale nella Capitale) e a due centimetri dal balzo datato 15 maggio 2024 a Savona, anche se non va dimenticato l’8.44 ventoso dell’anno scorso. Anche questa sera non c’è stato nulla da fare contro il greco Miltiadis Tentoglou, che aveva già fatto festa ai Mondiali Indoor e agli Europei.

Il ribattezzato Miltos ha conquistato il secondo titolo olimpico della carriera dopo quello di Tokyo 2020 (quel giorno gli bastò 8.41), a cui affianca il titolo iridato del 2023, tre sigilli europei e due affermazioni ai Mondiali Indoor, in un palmares degno di un autentico campione che all’Olimpico aveva siglato il suo personale di 8.65.

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