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Ciclismo

Mountain bike, iniziano i Mondiali: Pidcock e Ferrand-Prevot cercano la doppietta con le Olimpiadi

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Tom Pidcock
Pidcock / LaPresse

Il mondo delle due ruote è tutto focalizzato sulla Vuelta a España 2024, ma intanto, poco lontano, ci saranno altre biciclette a macinare chilometri. Questa volta però, non su strada: da oggi partono i Mondiali di Mountain Bike nel piccolo stato di Andorra, nella zona di Pal Arinsal, che torna ad ospitare la manifestazione dopo l’edizione 2015. 

Diciassette i titoli iridati da assegnare tra uomini e donne; le gare si svolgeranno su un percorso di quattro chilometri con un dislivello di 160 metri per giro, con salite impegnative, tra cui una naturale in cui c’è bisogno di ottimo controllo sulla bicicletta, e discese da non sottovalutare.

La gara più attesa è quella del Cross Country; i favoriti d’obbligo sono coloro che nemmeno un mese fa si sono messi al collo l’oro olimpico, Tom Pidcock e Pauline Ferrand-Prevot, con quest’ultima che lo scorso anno riuscì a firmare la doppietta con lo short track. Ma in tanti tenteranno di mettere loro i bastoni tra le ruote.

Tra tutti, l’Italia si gioca la carta Luca Braidot: ai Giochi l’azzurro è stato costantemente tra i migliori, vedendo sfumare il bronzo a cinque cerchi soltanto negli ultimi metri complice anche un problema meccanico. Con lui tanti jolly come il campione europeo Simone Avondetto, Nadir Colledani, Filippo Fontana e Juri Zanotti. In ambito femminile invece Martina Berta avrà dolci ricordi, calcando il terreno su cui divenne campionessa mondiale juniores nove anni fa, assieme a Chiara Teocchi e Greta Seiwald. Elian Paccagnella si propone come una carta da giocare per l’U23 nonostante Riley ed Amos appaiono i favoriti per il titolo, così come Valentina Corvi in ambito femminile.

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