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Ciclismo

Mountain Bike, Loris Vergier esulta a sorpresa nel downhill, terzo titolo per Valentina Holl

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Loris Vergier
Vergier / IPA Agency

Un Mondiale mozzafiato, quello del downhill maschile a Pal Arsinal. Loris Vergier è il nuovo campione del mondo di specialità sul tracciato andorrano, conquistando la prima iride della sua carriera tra le lacrime, approfittando anche delle disavventure dei suoi avversari principali.

Il ventisettenne transalpino, campione del mondo juniores 2014, non è il più veloce, ma il più preciso: partito con il pettorale numero 5, fa segnare un crono di 2’38”661 che gli vale il miglior tempo con tre uomini che devono ancora scendere in pista, poiché il campione del mondo Charlie Hatton ha deluso (diciannovesimo totale, alle spalle di Davide Palazzari). Ma succede l’imponderabile: l’americano Dakotah Norton cade all’ultima curva mentre veleggiava verso il miglior tempo, l’austriaco Andreas Kolb delude e sembra tutto apparecchiato per il sesto titolo per Loic Bruni, che dopo essere passato al secondo intertempo con un secondo e otto decimi di vantaggio, perde il controllo della bici e finisce a terra, regalando il titolo al suo connazionale che festeggia avanti all’altro francese Benoit Coulanges e al canadese Finn Iles.  Fra gli altri azzurri, trentesimo Stefano Introzzi e trentatreesimo Loris Revelli, mentre Davide Cappello è cinquantunesimo.

Nella gara femminile arriva la tripletta per Valentina Holl. L’austriaca conquista il terzo titolo iridato consecutivo con una prova spaziale, su un tracciato che è andato piano piano deteriorandosi. Sembrava una vittoria scontata, ma la ventiduenne ha dovuto fare i conti con la resurrezione di Myriam Nicole, che con il pettorale numero 16 è stata a lungo in testa, assaporando il ritorno sul gradino più alto del podio della specialità toltole solo da una fenomenale Holl.

Bronzo per la britannica Tahnee Seagrave, italiane lontane con Eleonora Farina la migliore, sedicesima a quasi sette secondi. Ventunesima Gloria Scarsi (+9.905), venticinquesimo posto invece per Veronika Widmann (+11.567)

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