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Nuoto, 4×100 mista: pessima stecca alle Olimpiadi. Hanno deluso proprio i campioni olimpici

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Thomas Ceccon
Ceccon / IPA Sport

No, così non è accettabile. L’Italia, quando siamo al penultimo giorno di gare nella vasca della Defense Arena, ha portato a casa dal nuoto in corsia due ori e due bronzi da questi Giochi Olimpici di Parigi e si spera che vi possa essere un aggiornamento. Si pensava che questo upgrade lo potesse dare il quartetto maschile della 4×100 mista, ma così non è stato.

Nella batteria odierna, infatti, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Giacomo Carini e Alessandro Miressi, hanno clamorosamente mancato il pass per l’atto conclusivo, ampiamente alla loro portata. Il 3:32.71 nuotato al mattino è stato di un paio di decimi più lento del tempo della Germania, ultima squadra a qualificarsi, considerando poi anche la squalifica per cambio irregolare della Spagna.

Inutile dire che la delusione sia importante e da attribuire in primis ai campioni olimpici. Deludente il fatto che una squadra con l’oro a Cinque Cerchi dei 100 dorso e dei 100 rana non sia nella Finale della specialità che più di altre dà una dimensione del movimento. Non ci sono altri modi per definire il 53.56 a dorso di Ceccon e il 59.23 a rana di Tete. Frazioni che non appartengono a questi due atleti.

“A parte Carini che ha fatto un’ottima frazione, io, Ceccon e Miressi non siamo stati all’altezza. C’è stata una stanchezza fisica e psicologica forte. Ceccon ha detto di non stare bene e di essere stanco. Non siamo riusciti a creare in pieno quell’alchimia che tante volte ci ha portato a fare bene: il nostro tempo non è bastato. Siamo andati male non solo in partenza e poi non siamo riusciti a invertire la tendenza. Ci sono stati tanti problemi”, ha raccontato Martinenghi ai microfoni di RaiSport HD.

Effettivamente, la frazione più debole di Carini (51.75) è stata quella che ha reso meglio rispetto alle attese, in quanto quella a stile libero di Miressi è andata oltre le più negative previsioni (48.17). Un brutto modo, quindi, per avviarsi alla chiusura di questa rassegna a Cinque Cerchi per l’Ital-nuoto.

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