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Nuoto, l’Italia guarda già a Los Angeles 2028: in arrivo una generazione dal grande potenziale

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Alessandro Ragaini
Ragaini/Lapresse

E’ un’Italia d’oro quella che lascia Parigi e che probabilmente perderà pochi pezzi per strada visto che la generazione che sarà ricordata per questi Giochi e per gli eventi che li hanno preceduti (e, vogliamo crederci, che li seguiranno) è ancora piuttosto giovane e quasi tutti i campioni o finalisti delle gare alla Defense Arena torneranno in vasca anche a Los Angeles.

In quattro anni, però, tante cose possono cambiare e la speranza di tutti è che la squadra venga rafforzata dall’ingresso di qualche giovane di prospettiva o già pronto per il salto di qualità ad altissimo livello. Già a Parigi la squadra italiana ha dato spazio a tanti ragazzi giovani che potrebbero regalarsi e regalare grandi soddisfazioni. Il nome sulla bocca di tutti è quello di Sara Curtis che quest’anno ha portato a casa ben sei medaglie d’oro agli Europei juniores, ha già disputato la finale olimpica con la 4×100 stile libero, è stata semifinalista nei 50 stile e si preannuncia come una delle velociste più forti tra le emergenti a livello mondiale. Un compito non semplice perché questa specialità è la più frequentata e dunque la concorrenza è sicuramente più ampia.

Restando allo stile libero ma passando al settore maschile i due nomi più gettonati sono quelli di Carlos D’Ambrosio e di Alessandro Ragaini. Il primo si è distinto sia sui 100, sia sui 200 a tal punto da meritare, giovanissimo, la chiamata ai Giochi di Parigi e la presenza nella sfortunata 4×200 stile libero. Il secondo ha vinto il titolo nazionale, si è qualificato per Parigi, ha vinto due ori agli Euro Juniores e forse è arrivato non proprio carico a dovere all’appuntamento più importante ma è un atleta di sicura prospettiva.

Sempre in campo maschile due prospetti interessanti sono Daniele Momoni, oro agli Euro juniores nei 100 farfalla, specialità dove ci sarebbe bisogno di un salto di qualità, visto che i campioni scarseggiano e Daniele Del Signore, altro giovane sulla breccia da un po’ che ha trionfato nei 100 dorso agli Euro juniores, confermandosi ottimo specialista, anche se una volta salito tra i grandi il rischio di dover lottare con un guru della specialità come Thomas Ceccon è elevato.

In campo femminile si sta muovendo qualcosa nel mezzofondo con Emma Vittoria Giannelli che cresce sulle distanze più lunghe e potrebbe essere lei a raccogliere il testimone fra qualche anno di una campionessa straordinaria come Simona Quadarella. Sui 400 ma probabilmente a breve anche sui 200 attenzione alla giovanissima Lucrezia Domina che ha fatto molto bene sia al Settecolli che ai campionati Europei juniores con un ottimo argento.

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