Olimpiadi
Olimpiadi, storico sorpasso dell’Italia sulla Germania nel medagliere: non accadeva da 64 anni!
“Chiudere con questa medaglia è pesante. Siamo tra i primi dieci nel medagliere, abbiamo fatto lo stesso di Tokyo con più ori, più argenti e abbiamo superato la Germania. Tanta roba“. In questo modo si è espresso il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Finale per l’oro olimpico del volley femminile vinta dalla squadra di Julio Velasco contro gli Stati Uniti.
Un’affermazione spettacolare delle azzurre, protagoniste di un percorso straordinario con ben 18 set vinti dei 19 giocati, dominando letteralmente l’atto conclusivo contro le statunitensi sullo score di 25-18; 25-20; 25-17. Un tabù sfatato dal momento che nessuna compagine della pallavolo italiana (uomini e donne) si era messa al collo l’oro. Per le donne, tra l’altro, si è trattato della prima medaglia a Cinque Cerchi.
E così, il Bel Paese è riuscito a sfruttare al meglio la propria carta per la conquista del metallo più pregiato nell’ultima giornata di gare a Parigi, scavalcando per l’appunto la Germania: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi per la spedizione tricolore rispetto ai 12 ori, 13 argenti e 8 bronzi di quella teutonica. Il numero di bronzi, nel computo complessivo, ha fatto la differenza. Tradotto: nono posto in casa azzurra, immediatamente davanti alla rappresentativa tedesca.
Un riscontro storico perché questo posizionamento non si verificava dall’edizione di Roma 1960, ben 64 anni fa. Visto il riferimento storico e il luogo in cui si erano tenute le Olimpiadi, questo risultato assume un significato speciale, ricordando i 13 ori, 10 argenti e 13 bronzi dell’Italia nei Giochi della Città Eterna, rispetto ai 12 ori, 19 argenti e 11 bronzi della compagine tedesca unificata. Va rimarcato che, posteriormente a questa rassegna, l’Italia era sempre stata preceduta dalla squadra teutonica, anche in considerazione di quanto c’era la suddivisione di Germania Ovest e Germania Est. Di seguito le menzioni dell’edizioni olimpiche interessate:
- Città del Messico 1968: 5. Germania Est (9-9-7), 8. Germania Ovest (5-11-10), 13. Italia (3-4-9);
- Monaco 1972: 3. Germania Est (20-23-23), 4. Germania Ovest (13-11-16), 11. Italia (5-3-10);
- Montreal 1976: 2. Germania Est (40-25-25), 4. Germania Ovest (10-12-17), 14. Italia (2-7-4);
- Mosca 1980: 2. Germania Est (47-37-42); 5. Italia (8-3-4). Va ricordato il boicottaggio di Paesi importanti come gli Stati Uniti a cui aderì anche la Germania dell’Ovest;
- Los Angeles 1984: 3. Germania Ovest (17-19-23), 5. Italia (14-6-12). Ci fu il boicottaggio del blocco sovietico (a eccezione della Romania, la quale partecipò regolarmente a tutte le competizioni tranne il torneo di calcio, a cui rinunciò nonostante la qualificazione ottenuta sul campo).
- Seoul 1988: 2. Germania Est (37-35-30), 5. Germania Ovest (11-14-15), 10. Italia (6-4-4).
Da Barcellona 1992 a Tokyo 2020, dunque, la Germania “unificata” aveva proseguito con questa superiorità, ma nella città degli Innamorati c’è stato un punto di discontinuità importante. Un dato frutto del fatto che la selezione tedesca nell’ultima giornata non è riuscita a centrare il bersaglio grosso nel ciclismo su pista con la sua campionessa Lea Friedrich (argento nello sprint) e la Danimarca ha sconfitto la formazione teutonica nella Finale per l’oro della pallamano maschile.
Compagine azzurra che ha potuto giovarsi anche del fatto di aver conquistato per la prima volta un titolo in dieci discipline differenti, migliorando il primato di Los Angeles ’84 e di aver eguagliato il primato di Tokyo 2020 per quanto riguarda i podi (19 discipline differenti). Tutto questo condito dal primato di medaglie totali eguagliato con quanto accaduto in Giappone tre anni fa (40). Da ricordare, per completezza di informazione, l’assenza della Russa in larghissima parte per le note vicende politiche.