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Editoriali

Olimpiadi, una medaglia al giorno per l’Italia come a Tokyo? Arriva lo scoglio più duro

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Mattia Furlani
Furlani / Lapresse

Questo record potrà solo venire eguagliato, mai superato“. Con queste ampollose parole il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si riferiva all’impresa compiuta dall’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020 di vincere almeno una medaglia in ognuna delle sedici giornate di gara. Ebbene, quel primato potrebbe venire eguagliato già a Parigi 2024, a patto però che si superi lo scoglio più temuto di martedì 6 agosto.

LA GIORNATA PIÙ POVERA DELL’OLIMPIADE

Da settimane era noto come i giorni più problematici per l’Italia sarebbero stati quelli di lunedì 5 e martedì 6 agosto. Nella giornata odierna si è andati ben oltre ogni più rosea aspettativa, con addirittura tre medaglie: i due ori di Diana Bacosi/Gabriele Rossetti ed Alice D’Amato ed il bronzo di Manila Esposito, oltre a quello sfumato per Nadia Battocletti dopo un ricorso. Oggettivamente neanche il più incallito degli ottimisti avrebbe potuto prevedere un bottino così sontuoso.

Se guardiamo invece al 6 agosto, le carte da medaglia sono oggettivamente risicatissime. A nostro avviso quella più concreta sarà nel salto il lungo, dove il giovane Mattia Furlani ha già dimostrato a più riprese di avere nelle gambe delle misure da podio. L’incognita è rappresentata dalla mancanza di esperienza: come gestirà il primo appuntamento olimpico della carriera a 19 anni e sapendo di potersi giocare qualcosa di importante? Il greco Miltiadis Tentoglou parte un gradino avanti alla concorrenza, ma l’italiano può giocarsela con i giamaicani Carey McLeod e Wayne Pinnock, senza dimenticare lo svizzero Simon Ehammer.

Qualche piccola speranza c’è anche nel lancio del martello, forse per il bronzo, perché la canadese Camryn Rogers e l’americana DeAnna Price possono raggiungere misure forse fuori portata per Sara Fantini. Alla campionessa d’Europa in carica servirà probabilmente migliorare il record italiano stabilito due anni fa a Madrid: 75,77 metri. Se dovesse scavallare quota 76, allora si potrebbe iniziare a sognare.

Le occasioni, sulla carta, finiscono qua. Chiara Benini Floriani dovrebbe sperare in una serie improbabile di incastri nella Medal Race del Laser Radial di vela per ritrovarsi in terza posizione. Emanuele Camilli è stato bravo ad approdare in finale nella gara individuale di salto ostacoli: se salisse sul podio, sarebbe la più grande sorpresa dei Giochi. Infine Pietro Arese nei 1500 metri, per il quale l’obiettivo massimo sembra un buon piazzamento, magari con record italiano.

La sensazione è che dipenda quasi tutto da Furlani. Se l’Italia dovesse scavallare senza danni lo scoglio di martedì 6 agosto, allora diventerebbero decisamente concrete le possibilità di chiudere anche le Olimpiadi di Parigi 2024 vincendo almeno una medaglia in ogni giornata.

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