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Pagelle Italia-USA 3-0 volley femminile: Egonu n.1 al mondo, Orro geniale, azzurre tutte straordinarie!

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Egonu e Sylla
Italia volley femminile / Lapresse

PAGELLE ITALIA-USA 3-0 VOLLEY FEMMINILE 

Paola Egonu, 10 e lode: adesso non esiste più dubbio alcuno. Siamo dinanzi alla giocatrice più forte in circolazione, una fuoriclasse assoluta, un vanto per lo sport italiano. La strada in azzurro è stata tortuosa, travagliata, con tante sconfitte dolorose che l’hanno ferita, soprattutto per le tante critiche ricevute. Sotto la guida di Julio Velasco è letteralmente esplosa in tutto il suo potenziale sterminato. In attacco non ha dato scampo a nessuna delle rivali affrontate: è stata semplicemente inarrestabile. Anche nei momenti decisivi è sempre rimasta lucida. Oggi ha giocato una finale perfetta: 22 punti, con 18 attacchi e 4 muri, ma anche in battuta ha sovente creato il panico nella ricezione statunitense. A 25 anni Paola Egonu entra per sempre tra i miti dello sport italiano.

Myriam Sylla, 9,5: una delle giocatrici migliorate di più sotto la cura Velasco, soprattutto in ricezione. Ma è in difesa che ha fatto veramente la differenza, caricando anche le compagne. Mette a segno 10 punti preziosissimi e attacca con una potenza devastante che non si vedeva da anni. Questa Sylla è molto simile a quella del 2018: una delle tre migliori schiacciatrici al mondo.

Caterina Bosetti, 9,5: straordinaria, una giocatrice totale! Ad inizio Olimpiade preoccupavano le condizioni del suo ginocchio. Man mano è migliorata, sino a giocare la miglior partita della carriera in finale. In ricezione ha portato tutte a lezione, in difesa ha raccolto dei palloni che sembravano ormai persi, ma in attacco ha spinto con una cattiveria agonistica che non sfoderava da anni. Chiude con 9 punti, di cui 1 muro e 1 ace. Quanto ci era mancata nel 2023…

Alessia Orro, 10: sino alla passata stagione si diceva che fosse l’anello debole di questa Nazionale, che altre squadre avessero delle palleggiatrici superiori…Con Velasco è diventata un’altra giocatrice, a tratti persino geniale per come riesce ad ‘addomesticare’ le rare ricezioni sbagliate dalle compagne di squadra. Non solo la precisione nello smistare il gioco, ma anche (e forse soprattutto) dei recuperi difensivi irreali, oltre a 3 ace che hanno definitivamente spaccato la partita nel terzo set.

Sarah Fahr, 9: inizio un po’ contratto. Ma quando si sblocca in attacco, l’Italia spicca ulteriormente il volo e diventa un fiume in piena per le americane. La sua presenza a muro è un incubo per le avversarie. Questo oro la ripaga di tutto dopo i due gravi infortuni al ginocchio che ha dovuto fronteggiare.

Anna Danesi, 9: sensazionale a muro, la migliore in assoluto delle Olimpiadi in questo fondamentale. Anche oggi ne ha messi a segno ben 4. Ne ha dovute ingoiare di delusioni nel passato recente. Adesso a 28 anni, da capitana, può crogiolarsi nella gloria imperitura.

Monica De Gennaro, 10 e lode: una giocatrice del genere meritava come nessun altra l’oro olimpico. Da anni è per distacco il miglior libero del mondo, una di quelle interpreti che realmente spostano di tanto gli equilibri di una squadra. A 37 anni si è rimessa in gioco in Nazionale con lo spirito di una ragazzina. Ci ha messo il cuore, tra ricezioni perfette e difese che hanno fatto ammattire le avversarie. Il suo atteggiamento e la sua umiltà sono stati un esempio per il gruppo.

Ekaterina Antropova, 9: ha giocato pochi scambi per set a seguito del ‘doppio cambio’. Eppure anche oggi è riuscita a lasciare il segno, piazzando ben sei punti. Antropova è oggi probabilmente tra i primi 5 opposti al mondo, dunque è un lusso tenerla in panchina. La prossima sfida sarà quella di farla coesistere insieme a Paola Egonu?

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