Olimpiadi
Pallanuoto, World Aquatics: “Italia, condotta antisportiva con la Spagna”. Malagò critico, Barelli gli risponde
Non si placa l’enorme polemica destata sia dall’arbitraggio e dagli errori di Italia-Ungheria che dalla protesta messa in atto durante la semifinale per il 5°-8° posto alle Olimpiadi di Parigi 2024 tra Italia e Spagna. Gli azzurri si sono girati di spalle agli arbitri durante l’inno nazionale, poi, in estrema sintesi, hanno giocato senza mordente e con una sorta di inferiorità numerica volontaria i primi quattro minuti della partita. Ora giunge anche il comunicato di World Aquatics sulla vicenda.
Questo quanto pubblicato sui social della federazione internazionale: “World Aquatics nota la condotta antisportiva del team italiano di pallanuoto maschile durante il suo match contro la Spagna nel match di semifinale per il 5°-8° posto del 9 agosto al torneo olimpico di pallanuoto maschile delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il comportamento va contro lo spirito olimpico del rispetto e del fair play. World Aquatics ha riportato questo e altri incidenti seguiti al quarto di finale maschile tra Italia e Ungheria del 7 agosto all’Aquatics Integrity Unit, che sta riesaminando i fatti“.
In serata erano arrivate anche le parole del presidente del CONI, Giovanni Malagò, che in una nota ha dichiarato: “Protesta non condivisibile così come non lo sono state di certo alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del CIO. Dopo di che da presidente del CONI ricordo e aggiungo che il CONI, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giudizio fino al TAS, massimo organo di giustizia sportiva internazionale. Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico“.
A stretto giro è giunta la risposta di Paolo Barelli, numero 1 della Federnuoto: “Il CONI ha appoggiato e ha sottoscritto la protesta della Federazione, seguendo con il capo missione Mornati tutti i passaggi formali. C’è una perfetta cognizione che il Settebello ha subito un’ingiustizia, un errore drammatico per atleti seri che erano venuti qui per vincere una medaglia e che è stata loro portata via per un evidente e grossolano errore di valutazione. Ma i ragazzi vanno compresi. Noi come Federazione non eravamo stati informati di questa volontà di protesta che però è stata educata, non provocatoria, non sono automi o macchine telecomandate. Malagò è membro del CIO, è comprensibile il suo punto di vista sull’atteggiamento della squadra, ma sul fatto che il Settebello abbia subito un’ingiustizia siamo coscienti che lui è cosciente. Non sono robot, sono fatti di carne, altri forse avrebbero anche reagito peggio. C’è comprensione del loro disagio“.