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Pallavolo, Caterina Bosetti sulla semifinale delle Olimpiadi contro la Turchia: “Siamo in palla, evitare la tensione”

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Caterina Bosetti / IPA Sport

L’Italia vola in semifinale nel torneo di volley femminile dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 ma non ha la minima intenzione di smettere di sognare. La formazione azzurra con il netto successo di ieri sera contro la Serbia ha già fatto la propria storia, dato che mai in precedenza era stata in grado di raggiungere questo traguardo sotto i Cinque Cerchi.

A questo punto, come dicono gli americani “Sky is the limit” per la nostra nazionale, ovvero non ci sono più limiti. Il sogno della medaglia d’oro è li all’orizzonte, ma sarà fondamentale non distrarsi contro la Turchia nel match che si giocherà domani, giovedì 8 agosto, alle ore 20.00. La prima a saperlo è Caterina Bosetti, alla sua terza Olimpiade della carriera: “Da domani (oggi ndr) inizieremo a pensare alla Turchia. Sarà una semifinale, per cui un match durissimo da affrontare nel migliore dei modi. Questa sera abbiamo finito tardi, per cui domattina il risveglio non sarà semplice. Sarà fondamentale riposarsi nella giusta maniera per affrontare al meglio un match storico. L’Italia non era mai arrivata in semifinale, per cui ci teniamo in maniera particolare a fare bene”. (Fonte: Eurosport).

La veterana azzurra passa poi ad analizzare la squadra nel suo complesso, con un sorriso ben nitido sulle labbra: “Stiamo in palla, senza dubbio. Stiamo bene insieme, il gruppo è solido e lo trasferiamo anche in campo. L’unica cosa che potrebbe bloccarci è la tensione di queste partite che potrebbe bloccarci nel momento decisivo. Noi però non vogliamo distrarci. Vogliamo continuare con la nostra pallavolo, che mi sembra davvero bella. Siamo in forma fisicamente e vogliamo tantissimo andare avanti. L’importante, come detto, sarà gestire le emozioni”.

Ultima battuta sul quarto di finale dominato contro la Serbia. Un 3-0 che ha dato enorme fiducia alla squadra allenata dal CT Julio Velasco: “Sapevamo che sarebbe stata una partita nervosa, come capita sempre in un quarto di finale. Siamo contentissime di questo successo contro quella squadra che ha rappresentato la nostra maledizione nelle ultime edizioni. Perdevamo sempre. Come a Tokyo. Io, invece, ero sicura che avremmo vinto – sorride – già dalla mattina avevo detto alla mia compagna di stanza che sarebbe finita 3-0”.

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