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Promossi e bocciati Olimpiadi: batosta dolorosa nel volley. I soliti rigori per il Settebello: non è un caso

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Iocchi Gratta
Iocchi Gratta / Lapresse

PROMOSSI

Gianmarco Tamberi (atletica): è arrivato a Parigi quasi menomato, tre giorni fa era in ospedale. Strappa la qualificazione per la finale del salto in alto mettendo in pista tutto quel poco che aveva. Vedremo se sabato ci regalerà l’ennesimo miracolo.

Alex Sorgente (skateboard): raggiunge la finale nel park e non era affatto un risultato scontato. Le medaglie, a posteriori, si sono rivelate fuori portata, ma chiude le Olimpiadi con un lusinghiero sesto posto. Ricordiamo che questo atleta in passato rappresentava gli Stati Uniti. In seguito, quando per lui non c’era più posto in squadra, ha scelto l’Italia.

Inseguimento maschile a squadre (ciclismo su pista): il bronzo era oggettivamente l’obiettivo massimo raggiungibile in questa edizione dei Giochi. I tempi cambiano, il mondo si evolve. La multidisciplinarietà sembra che stia passando di moda. Gli azzurri, che durante l’anno corrono quasi esclusivamente su strada, ora sembrano fare tanta fatica nello stare al passo con chi invece si dedica ai velodromi durante l’intera stagione.

BOCCIATI

Antonella Palmisano (atletica): Massimo Stano, pur non al meglio, riesce a passarle il testimone virtuale della staffetta mista di marcia in terza piazza. La pugliese tuttavia non ne ha e perde progressivamente terreno, sino a chiudere in sesta posizione. Aveva effettuato una preparazione senza alcun intoppo fisico. Poi il Covid ha compromesso tutto. Vedremo se deciderà di riprovarci a Los Angeles 2028: avrebbe 37 anni.

Sergio Massidda (sollevamento pesi): non c’è niente di peggio, per chi pratica questo sport, che prepararsi per quattro anni (tre in questo caso) al grande evento ed incappare in tre nulli consecutivi nello strappo. Il peggior incubo possibile si è materializzato per il sardo, presentatosi ai Giochi da vice-campione del mondo in carica. La misura di partenza non è stata nemmeno così azzardata: 132 kg, ovvero 5 in meno rispetto al suo primato italiano. La tensione ha giocato un brutto scherzo. E ora sono tante le incognite sul futuro, perché l’azzurro ha più volte dichiarato di fare fatica a rimanere nei -61 kg. Ma passare alla -73 kg non sarà per nulla semplice.

Nazionale maschile pallavolo: uno 0-3 nettissimo quello incassato dalla Francia. I padroni di casa hanno dominato in lungo e in largo, rivelandosi superiori agli azzurri in ogni fondamentale. Ciò premesso, è mancata anche la personalità necessaria per non affondare in un’atmosfera infuocata. La batosta non sarà facile da smaltire in vista del match per il bronzo. L’Italia esce ridimensionata e vede per l’ennesima volta sfumare il sogno di un oro olimpico.

Nazionale maschile pallanuoto: la svista arbitrale c’è stata, ma ancora una volta sono i rigori a porre fine ai sogni di gloria del Settebello. Ecco a voi il triste elenco delle sconfitte recenti ai penalty dell’Italia: finale dei Mondiali 2022 contro la Spagna; quarti di finale dei Mondiali 2023 contro la Serbia; finale dei Mondiali 2024 contro la Croazia; quarti di finale delle Olimpiadi 2024 oggi con l’Ungheria. Non è chiaramente sfortuna né frutto del caso. Questa generazione non riesce a gestire con freddezza i tiri dai 5 metri. Oggi, per la cronaca, sono stati falliti complessivamente 5 rigori su 6.

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