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Scherma, tante le maledizioni olimpiche finalmente spezzate a Parigi 2024…

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Apithy Brunet - La Presse

C’erano tanti temi legati alla scherma ai Giochi olimpici di Parigi 2024, soprattutto in relazione a eventi mai verificatisi in precedenza. A lame riposte, è doveroso tornare su quanto accaduto al Grand Palais, in maniera tale da fare mente locale. Quali sono state le maledizioni spezzate e le frontiere varcate per la prima volta?

ORO FEMMINILE IN CASA – Per la prima volta, il Paese organizzatore ha festeggiato una medaglia d’oro nel settore femminile. La maledizione è stata spezzata nella sciabola, dove abbiamo avuto addirittura una finale tutta francese, al termine della quale Manon Brunet ha sconfitto la più quotata connazionale Sara Balzer. Cionondimeno, le recrudescenze del sortilegio si sono fatte comunque sentire sia nella spada (due finali perse in extremis) che soprattutto nella prova a squadre di sciabola, dove la favoritissima Francia non è neppure salita sul podio!

LA FRANCIA COMPLETA “IL GIRO DELLE ARMI” – La suddetta medaglia d’oro di Manon Brunet ha una storica valenza doppia, poiché ha consentito alla Francia di imporsi anche nell’unico ambito in cui non aveva mai primeggiato, ovverosia la sciabola femminile. Solo la Russia, prima d’ora, aveva trionfato in ogni arma e in ambedue i sessi. La prossima in lista d’attesa? Una nazione che conosciamo bene…

Spadiste dritte nella storia! L’Italia rompe la maledizione in una serata indimenticabile

L’ITALIA FEMMINILE ESCE DALLA NICCHIA DEL FIORETTO – Si tratta proprio dell’Italia, che per la prima volta ha vinto una medaglia d’oro femminile al di fuori del fioretto. L’impresa è riuscita alla squadra di spada composta da Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo e Mara Navarria.

L’AFRICA EMERGE IN TUTTE LE ARMI – Il tunisino Fares Ferjani, argento nella sciabola, e l’egiziano Mohamed El-Sayed, bronzo nella spada, sono diventati i primi africani a issarsi sul podio in armi differenti dal fioretto. Il continente nero si era difatti sinora proposto nella top-three olimpica esclusivamente ne le fleuret.

PRIMA MEDAGLIA CANADESE – Alla luce dei risultati recenti, l’approdo del Canada nel novero dei Paesi capaci di conquistare una medaglia olimpica era ormai annunciato. Curioso però che sia stata la rediviva veterana Eleanor Harvey ha portare a medaglia la Foglia d’Acero, anziché una delle tanti giovani di origini asiatiche idealmente capitanate da Jessica Guo.

IL XXI SECOLO ARRIVA, MA SOLO PARZIALMENTE – L’inesorabile avanzare del tempo ha fatto sì che si siano viste le prime medaglie di atleti nati nel XXI secolo. A livello individuale si sono proposti sul podio l’azzurro Filippo Macchi e la statunitense Lauren Scruggs (entrambi argento nel fioretto), nonché l’ungherese Eszter Muhari e l’egiziano Mohamed El-Sayed (ambedue bronzo nella spada). I titoli, per i nati nel III millennio, sono arrivati nelle prove a squadre, ma l’appuntamento in una competizione individuale è rimandato al 2028…

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