Atletica

Sifan Hassan vince la Maratona alle Olimpiadi: trionfo incredibile dopo i bronzi nel mezzofondo

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Hassan / Lapresse

Sifan Hassan ha saputo andare oltre le logiche della biologia e dell’anatomia, riscrivendo le leggi del corpo umano, del recupero dalle fatiche agonistiche, delle tabelle di marcia delle gare di resistenza. La fuoriclasse olandese di origini etiopi ha riscritto i manuali dell’atletica e del podismo in toto, laureandosi Campionessa Olimpica di Maratona a Parigi 2024 dopo aver conquistato due medaglie di bronzo nel mezzofondo in pista.

Lo scorso 5 agosto fu terza sui 5000 metri (davanti a Nadia Battocletti), il 9 agosto concluse in terza piazza sui 10.000 metri (superata dall’azzurra nel finale) e oggi ha strabiliato lungo i 42,195 km per le vie della capitale francese. La 31enne aveva già incantato alle Olimpiadi di Tokyo 2020 quando firmò la doppietta d’oro 5000-10000, accompagnata dal bronzo sui 1500. Quest’anno era stata quarta nella Major di Tokyo e l’anno scorso aveva trionfato a Londra e a Chicago: un oro olimpico e due Major in carriera sono qualcosa di strepitoso per chi era partita dalla pista.

Sifan Hassan ha piazzato la progressione micidiale nell’ultimo chilometro, quando erano rimaste in cinque nel gruppetto di testa: nell’ordine si sono staccate l’etiope Amane Beriso Shankule (quinta in 2h23:57), le keniane Sharon Lokedi (quarta in 2h23:14) ed Hellen Obiri (bronzo in 2h23:10), poi il travolgente duello spalla a spalla con l’etiope Tigst Assefa che si è risolto a sportellate, visto che l’africana ha cercato di chiudere la rivale con grande astuzia, subendo però il sorpasso e dovendosi accontentare dell’argento (2h22:58).

L’olandese ha trionfato con tanto di record olimpico, tagliando il traguardo con il rimarchevole tempo di 2h22:55 considerando il tratto in salita al 13% poco prima del transito al trentesimo chilometro. La delusa di giornata è la keniana Peres Jepchirchir, Campionessa Olimpica di Tokyo 2020 che ha concluso al 15mo posto in 2h26:51. La prima europea dopo Hassan è la rumena Delvine Meringor (settima in 2h24:56). Le italiane: la primatista nazionale Sofiia Yaremchuk ha chiuso al 30mo posto in 2h30:20, Giovanna Epis ha concluso al 67mo posto in 2h38:26.

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