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Sorteggio US Open 2024: Sinner e Alcaraz nella stessa metà di tabellone. Musetti ritrova Opelka, per Djokovic affare complesso

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse / Olycom

Il tabellone degli US Open 2024 è stato svelato pochi minuti fa. La definizione di “svelato” è corretta perché si determina tutto a porte chiuse e poi, puntualmente, alle 18:00 gli account social del torneo hanno pubblicato l’esito di quanto uscito dall’urna, oltre ovviamente al sito ufficiale.

Ci concentriamo qui sul tabellone maschile, dove Jannik Sinner potrà tornare a pensare alle questioni di campo iniziando da un padrone di casa, Mackenzie McDonald. Si tratta dell’uomo che batté, nel 2021, a Washington, quando conquistò il primo ATP 500 della propria carriera. Da allora lo ha affrontato altre due volte, una all’anno, battendolo sempre. La strada, per il numero 1 del mondo, continua potenzialmente con l’altro USA Alex Michelsen, battuto all’esordio a Cincinnati, e c’è un potenziale nuovo terzo turno con Stan Wawrinka, anche se stavolta il favorito per arrivarci è il cileno Nicolas Jarry, numero 26 del seeding. Possibile ottavo con l’USA Tommy Paul (primo avversario di Lorenzo Sonego, nella cui forma l’Italia tennistica spera) o con il francese Arthur Fils, mentre la quota quarti è quella di Daniil Medvedev o Stefanos Tsitsipas, almeno in linea potenziale. Passando oltre il russo e il greco, però, l’occhio cade sulla semifinale. Ebbene, per la terza volta consecutiva dal lato di Sinner c’è Carlos Alcaraz, che debutterà con un qualificato e poi avrà due scontri non proprio facili con il vincitore di Shapovalov-van de Zandschulp e soprattutto con il britannico Jack Draper al terzo turno.

Restando sul tema italiani della parte alta del tabellone, e oltre Sinner-McDonald e Sonego-Paul, prima volta da testa di serie per Flavio Cobolli, che deve giocarsela con l’australiano James Duckworth e, in teoria, può arrivare fino a Medvedev (che debutta con il serbo Dusan Lajovic) al terzo turno. Dal lato di Alcaraz Fabio Fognini giocherà con il ceco Tomas Machac, con il quale non ha mai incrociato la racchetta. Un confronto difficile, ma che potrebbe dargli Sebastian Korda (match spettacolo con Moutet) al secondo turno. Matteo Arnaldi, invece, da numero 30 del seeding pesca la wild card a stelle e strisce Zachary Svajda e non gli è nemmeno andata molto bene nel complesso, perché il percorso lo vede con il russo Roman Safiullin al secondo turno e poi con il polacco Hubert Hurkacz al terzo.

Scendendo nella parte bassa, molto atteso era il posizionamento di Matteo Berrettini. Per il romano, stavolta, primo turno con lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, uno dei grandi veterani del circuito, affrontato una sola volta (e battuto) tre anni fa. Il vero guaio si potrebbe chiamare Taylor Fritz al secondo turno, ma una sfida come quella con l’americano potrebbe davvero decidersi su pochi punti. In caso di impresa, non sarebbe impossibile vederlo arrivare fino a un potenziale ottavo-rivincita dei quarti 2022 con il norvegese Casper Ruud (che non ha grossi ostacoli fino a quel punto). Molto peggio è andata a Lorenzo Musetti, che si trova di fronte Reilly Opelka. L’americano non sarà quello degli anni migliori, ma è tornato dopo due anni estremamente tribolati. Certo, i risultati sul veloce finora non dicono molto a suo favore e, soprattutto, il toscano è un altro giocatore rispetto ai tre precedenti persi (tra cui Flushing Meadows 2021). Vero è che Musetti non ha mai avuto un gran record qui. Ce la facesse, potrebbe avere la chance di un terzo turno con il danese Holger Rune. Si tratta dell’ottavo di Alexander Zverev, anche se il tedesco non ha un inizio facile, con il finlandese Emil Ruusuvuori.

Nel quarto conclusivo, infine, pesca male Luciano Darderi, in quello che è in tutto e per tutto uno dei primi turni più competitivi in assoluto, quello con l’argentino Sebastian Baez, numero 21 del tabellone. Un eventuale colpo gli potrebbe dare lo slancio per arrivare fino a Grigor Dimitrov (il bulgaro è numero 9 del seeding). Più giù c’è Luca Nardi, atteso dall’altro veterano spagnolo Roberto Bautista Agut, ma è noto che con il pesarese tutto dipende da come entra lui in campo. Sono in particolare due le cose da notare qui. La prima è che toccherà a Ben Shelton, probabilmente, chiudere la carriera Slam di Dominic Thiem, che ha ricevuto una wild card sostanzialmente d’addio. La seconda è che, stavolta, a Novak Djokovic tanto bene non è andata. Dopo un qualificato al primo turno, il serbo potrebbe incorrere nel tedesco Jan-Lennard Struff al secondo, nell’australiano in forma Alexei Popyrin al terzo e in uno tra Shelton e Frances Tiafoe agli ottavi, e a quel punto l’Arthur Ashe Stadium può tranquillamente diventare un catino.

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