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Tennis, dalla Serbia dubbi su Sinner: “Sembra che la sua anca non sia guarita. Da come guarda il campo…”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Che Jannik Sinner abbia un seguito oltre l’Italia non è certo strano, parlando dell’attuale n.1 della classifica mondiale del tennis. Un’attenzione all’altoatesino presente anche in Serbia. Nel Paese che ha dato i natali al giocatore più vincente di tutti i tempi, Novak Djokovic, i media balcanici si chiedono quale possa essere il percorso di Sinner.

Il tema si lega ai problemi fisici che sovente hanno costretto Jannik a rinunciare a eventi oppure a non essere al meglio della condizione per centrare il bersaglio grosso. Da questo punto di vista viene fatto un paragone piuttosto ardito con Rafa Nadal, ma non certamente per il modo di giocare, quanto per la mentalità, l’attitudine al lavoro e soprattutto gli infortuni.

Secondo quanto scrive Tanja Ćulafić su Sportal.rs: “Jannik Siner ha conquistato il primo posto nella classifica ATP e in qualche modo è riuscito a rimanerci fino a ora, ma la domanda è cosa succederà dopo? Ha vinto l’Australian Open a inizio anno e sembrava fosse l’inizio della sua era, ma poi gli infortuni hanno preso il sopravvento. Ci sono stati dei brutti risultati, fino all’infortunio all’anca, e quando si pensava che avrebbe potuto ritrovare il ritmo e brillare alle Olimpiadi, ha rinunciato a causa della tonsillite. Altro stop. Abbiamo visto che le cose non sono andate bene per lui a Montreal, e ora a Cincinnati, dove ha sconfitto Alex Michelsen, afferma di non essere affatto al 100%. Dal modo in cui guarda in campo e da quello che dice, sembra essere preoccupato che il suo infortunio all’anca continui e non sia completamente guarito“.

L’argomento principale si lega quindi alla consistenza del pusterese al vertice, non dimenticando gli straordinari riscontri ottenuti quando il suo corpo gli ha fornito i feedback giusti. Ci si potrebbe chiedere se questo sia il prezzo da pagare per un tennis fin troppo esigente, rispetto a chi è più strutturato per sopportarlo. Il tempo ci darà delle risposte.

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