Olimpiadi
Tennis, Jannik Sinner svela il perchè della sua assenza alle Olimpiadi: “Non riuscivo ad alzarmi da letto”
Jannik Sinner si prepara per il suo match degli ottavi di finale del Masters 1000 di Montreal (Canada) contro il cileno Alejandro Tabilo ma, ovviamente, gli strascichi della sua mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 non si sono ancora sopiti. Dopo aver marcato visita già a Tokyo 2021, infatti, il tennista altoatesino ha dato forfait anche per il torneo che si è giocato al Roland Garros, ed è stato vinto da Novak Djokovic in finale su Carlos Alcaraz.
Nel corso del Canada Open (che ieri ha visto il suo programma cancellato in maniera completa per colpa della pioggia che si è abbattuta sulla città del Quebec) il numero 1 del mondo ha raccontato nel dettaglio il perchè di quella scelta, rivelando aspetti che al momento non erano di dominio pubblico: “Avevo detto fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo più grande per questa stagione erano le Olimpiadi, ma a pochi giorni dal via non ero nemmeno in grado di alzarmi dal letto. So io come mi sentivo, di quello che pensa o dice la gente non mi importa molto francamente. Parlare da fuori è una cosa, vedere le situazioni dentro è un’altra”. (Fonte: Eurosport).
A livello dei tanto temuti social, ovviamente, le critiche (anche aspre) non sono mancate per il nativo di San Candido che, di par suo, ha preso una decisione netta da questo punto di vista: “Non guardo più i social, mi fa stare bene. Alcune cose le leggo comunque ma non mi importa molto, attorno a me ho persone di cui mi fido e per me conta questo. Capisco la reazione della gente ma ormai è andata così, è inutile pensarci ancora”.
Anche se Jannik Sinner non è stato presente ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, il tennis italiano si è tolto notevoli soddisfazioni (oro alla coppia Errani/Paolini, bronzo per Lorenzo Musetti): “Siamo una bella squadra e abbiamo la fortuna che ci sono tanti tornei in Italia che danno a tutti l’opportunità di crescere. Poi abbiamo le Finals, la Davis, tante buone strutture, allenatori fantastici e un ottimo movimento in generale. Anche le Olimpiadi lo hanno dimostrato, ci sono tanti giovani forti e questo non può che essere un bene”.