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Tennis, la settimana da Dio di Alexei Popyrin a Montreal: Rublev ko in due set e primo titolo 1000 conquistato

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Alexei Popyrin / LaPresse

Una settimana da Dio per Alexei Popyrin. Il tennista australiano sorprende tutti e diventa il secondo vincitore del National Bank Open con il ranking più basso di sempre (il tennista che vinse con la classifica peggiore fu lo svedese Mikael Pernfors, n.95 del mondo nel 1993), tenendo conto che il suo cammino era iniziato da n.62 ATP e si ritroverà n.23. Una presenza in top-30 che non c’era mai stata per lui e gli garantirà il ruolo di testa di serie agli US Open.

Un percorso pazzesco di Popyrin in cui è stato in grado di piegare cinque giocatori in top-20 consecutivamente, di cui tre in top-10. È il quarto australiano a vincere un 1000 dopo Pat Rafter, Mark Philippousis e Lleyton Hewitt, il primo da oltre 21 anni. Un risultato incredibile, se si pensa alla partita degli ottavi di finale contro Grigor Dimitrov, in cui ha annullato tre match-point.

L’ultimo della lista a cadere è stato il russo Andrey Rublev (n.6 del ranking), che sperava di concludere diversamente la sua avventura in Canada. Contrariamente a quanto si era visto nei match vinti contro Jannik Sinner e Matteo Arnaldi, il moscovita è tornato a una versione meno solida e con tanti errori. Bravo Popyrin ad approfittarne, mettendo a segno tra l’altro ben 18 vincenti di dritto.

Nel primo set si comprende immediatamente che non sia un Rublev così ispirato. Il russo subisce il break a zero in apertura, non trovando il campo e soffrendo le risposte incisive del suo avversario. L’australiano, da par suo, con il dritto fa veramente male e costringe il suo rivale a recuperi complicati. Bravo Popyrin a salvare due palle del contro-break nel quarto game e a sfruttare le incertezze del russo nel gioco successivo, andando avanti di due break. Il n.6 del mondo prova a rientrare, ma il servizio dà una mano all’aussie, che archivia la pratica sul 6-2.

Nel secondo set Rublev perde ancora il servizio in apertura, commettendo degli errori molto banali. Il russo vede il baratro nel quinto game, cancellando una palla del doppio break all’australiano. Questa è la molla del contro-break nel game successivo (3-3). Sfortunatamente per il moscovita, il servizio non ha lo stesso rendimento dei match precedenti e Popyrin ha ancora possibilità per andare avanti di un break e lo fa puntualmente. Uno strappo decisivo ai fini del confronto, visto il 6-4 in favore del tennista della terra dei canguri.

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