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Tennis, storica Italia: con Arnaldi diventano quattro i giocatori in top30!

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Saranno, a partire dal prossimo aggiornamento del ranking ATP, ben quattro gli italiani nei primi 30 giocatori del ranking ATP. Una situazione, questa, che fino a poco più di 10 anni fa eravamo abituati a vedere con le donne, nell’epoca del quartetto Francesca Schiavone-Flavia Pennetta-Sara Errani-Roberta Vinci. Ora, invece, con Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, anche in campo maschile le cose assumono una piega di notevole livello.

Con l’altoatesino numero 1 del mondo e il toscano al 18° posto, al sanremese è toccata la semifinale (per ora) raggiunta a Montreal per portarlo nel gotha del tennis mondiale. Una prima volta per un’altra prima volta, in buona sostanza, nell’anno che una volta di più sta dimostrando l’assoluta profondità del tennis italiano.

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Il suo vertice è chiaramente Sinner, e basta davvero poco per capire perché. Numero 1 al mondo, uno Slam vinto, e adesso anche un altro record: il primo uomo a raggiungere 10 quarti di finale nei primi 10 tornei disputati nell’anno. Non ci riusciva nessuno da Novak Djokovic nel 2015 e Jannik è anche il più giovane a farcela da Ivan Lendl nel 1982.

Ma, chiaramente, vanno evidenziati i progressi degli altri. Musetti, con la cavalcata sull’erba e poi il bronzo alle Olimpiadi. Arnaldi, con un’annata non facile che però gli ha donato ottavi al Roland Garros e semifinale a Montreal (almeno). Cobolli, con la capacità di prendersi l’approdo in finale 500 a Washington. E poi, subito dietro, c’è sempre Luciano Darderi con il suo numero 33 dopo una notevolissima stagione, senza contare il ritorno ad alte quote di Matteo Berrettini e le speranze su una ripresa di Lorenzo Sonego. In 7 nei primi 60, ed è tantissimo.

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