Olimpiadi

Triathlon, atleti preoccupati di aver preso malattie nella Senna: “Sentivo l’odore mentre nuotavo…”

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Triathlon Parigi 2024 / LaPresse

I Giochi Olimpici di Parigi 2024 non si stanno facendo mancare puntuali polemiche giornaliere. Degli arbitraggi spesso contestati (talvolta anche a ragione) abbiamo già detto e scritto parecchio ma, senza ombra di dubbio, la questione legata alla balneabilità della Senna è quella che più sta segnando la manifestazione con i Cinque Cerchi.

La decisione di far disputare la sezione di nuoto del triathlon nel fiume della capitale francese (si gareggerà anche per il nuoto nelle lunghe distanze) sin dall’inizio aveva provocato notevole preoccupazione ad atleti ed addetti ai lavori. La qualità della Senna si è manifestata subito al di sotto delle attese, tanto da rendere necessario addirittura il rinvio di un giorno della finale maschile.

Ieri, mercoledì 31 luglio, sono andate in scena le due prove individuali, e le polemiche non sono mancate. Le azzurre Alice Betto e Bianca Seregni hanno tagliato corto a Repubblica: “Abbiamo paura per quello che ci succederà ora”, mentre altri atleti hanno voluto dire la loro. In primis il canadese Tyler Mislawchuk, che è diventato suo malgrado virale dopo essersi sentito male in diretta TV dopo aver concluso al nono posto. “Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10, ma ho dato tutto quello che avevo. Ce l’ho messa tutta e non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte. La Senna non era pulita, ma lo rifarei”. (Fonte: Eurosport).

Di ben altro avviso il commento della belga Jolien Vermeylen. “Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta ‘non pensare troppo’. La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità”. 

“Se la gara non avesse avuto luogo – incalza – sarebbe stato un peccato per l’organizzazione, per Parigi, per la Francia. Era oggi o mai più, e non potevano nemmeno annullare del tutto la gara. Ora non resta che sperare che non ci saranno troppi atleti malati. Ho preso i probiotici, ho bevuto il mio Yakult, non potevo fare di più, avevo l’idea di non bere acqua, ma ne ho bevuta troppa”.

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