Seguici su

Tennis

Un pericoloso déjà vu per Sinner: dalla primavera in poi sono tornati i problemi fisici che lo avevano attanagliato sino al 2023

Pubblicato

il

Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Brutti segnali. Non ci sono buone notizie sul conto di Jannik Sinner e le sue prospettive in vista dell’ultimo Slam dell’annata potrebbero non essere così esaltanti come lui e i suoi tifosi speravano. L’uscita di scena della nottata italiana a Montreal (Canada) contro Andrey Rublev, oltre che spiegabile per l’ottima prestazione del russo, si lega anche alla ripetitività dei problemi fisici dell’altoatesino.

Il fastidio al fianco destro, che fa pensare al problema di vecchia data all’anca, preoccupa decisamente in vista dei prossimi impegni. È stata una giornata particolare sul cemento canadese dal momento che i giocatori, a causa della pioggia del giorno precedente, sono stati costretti ad affrontare un doppio turno. Sinner, dopo aver battuto in maniera brillante il cileno Alejandro Tabilo, ha giocato nella serata di Montreal contro Rublev, con ritardo per la pioggia e anche con un’interruzione all’inizio del secondo parziale sempre per l’arrivo di Giove Pluvio.

Una partita che già dalle prime battute ha posto l’accento sulle difficoltà di Sinner negli scambi prolungati e la manifestazione chiara del problema fisico citato c’è stata al termine del secondo set. Un pericoloso déjà vu se si pensa a quanto accaduto in passato dalla primavera in avanti.

Nei fatti, dopo la semifinale persa a Montecarlo contro Stefanos Tsitsipas, sono iniziati ad affiorare dei problemi coincisi proprio con l’anca, che l’hanno costretto a ritirarsi dal torneo di Madrid prima di affrontare nei quarti di finale Felix Auger-Aliassime, a rinunciare agli Internazionali d’Italia e a non avere l’allenamento ideale per il Roland Garros.

In tutto questo, ci sono stati i malanni a Wimbledon, con il quarto di finale contro Daniil Medvedev disputato in evidente debito d’ossigeno, e la tanto discussa tonsillite che l’ha portato a dire “No” alle Olimpiadi di Parigi. Pertanto, questa serie di situazioni devono far suonare un campanello d’allarme, specialmente se si pensa agli ormai imminenti US Open. Il torneo di New York, da sempre, è molto probante fisicamente anche per la grande umidità e lo stesso Sinner ne fece le spese l’anno passato nella sfida contro Alexander Zverev.

In buona sostanza, nel doppio turno affrontato a Montreal, si sono evidenziate nuovamente queste criticità e si vuole ambire a vincere un altro Slam non è confortante.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità