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US Open 2024, Flavio Cobolli: “Ho dovuto mettere qualcosa in più per ribaltare la partita”

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Flavio Cobolli
Flavio Cobolli / Felice Calabrò - IPA Sport

Terzo turno anche per Flavio Cobolli agli US Open. Il tennista azzurro si è imposto in una sfida più difficile del previsto contro Zizou Bergs, che gli ha creato qualche grattacapo per poi calare alla distanza. Per il ragazzo nato a Firenze ma cresciuto a Roma ora è in attesa di Daniil Medvedev.

Contento della vittoria, vincere qui non è mai scontato e mi rende orgoglioso – ha affermato Flavio ai microfoni di SuperTennis – Bergs ha giocato un gran tennis, ho dovuto mettere qualcosa in più per poter portare il match dalla mia parte. Non è facile ma ci sono riuscito, sono orgoglioso di come riesco sempre a girare le partite anche quando sembra sia lontano dal farlo. Essere al terzo turno di uno Slam non è facile, c’è tanto lavoro dietro. Forse non ho mai ringraziato tutte le persone dietro di me, forse mai fatto abbastanza. Siamo una bella squadra e ne sono orgoglioso“.

Sulla sua rimonta, parla di un evento particolare che ha acceso la scintilla: “Litigare con mio padre forse mi ha dato la scintilla. Quando sono arrabbiato gli dico qualche parolaccia non è contro di lui, ma è anche per prendere un qualcosa da un singolo sguardo del team e da parte sua. Forse gli occhi intimoriti mi hanno dato una scossa in più per la partita. Ma anche se avessi perso il terzo, mi sentivo sicuro di me stesso, l’avrei portata a casa in un modo o nell’altro“.

Sull’essere considerato una possibile mina vagante, Flavio non forza troppo la mano: “Non voglio pressioni, sono un giocatore di tennis che si diverte ogni giorno, a cui piace lottare e soffrire“.

 

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