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US Open 2024, l’Italia avrà quattro giocatori tra le teste di serie a New York: c’è fermento alle spalle di Sinner

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Flavio Cobolli
Cobolli / IPA Sport

I risultati parlano chiaro. Il tennis italiano sta vivendo un 2024 di grande ispirazione e si prosegue su questa linea. Chiaramente, Jannik Sinner è l’eccellenza assoluta, considerando il raggiungimento della quarta semifinale in un Masters1000 in quest’annata, un risultato che nessun altro azzurro aveva ottenuto a Cincinnati. Un torneo in cui tradizionalmente, infatti, i giocatori del Bel Paese hanno sempre fatto fatica.

Le cose però stanno cambiando e non è solo il torneo dell’Ohio a dimostrarlo. Ci sono i riscontri recenti di Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, funzionali a una situazione di classifica invidiabile. Il carrarino non è stato brillantissimo nel torneo citato, ma veniva da una sequenza di risultati estremamente confortante tra erba e terra rossa:

  • Semifinale a Stoccarda
  • Finale al Queen’s
  • Semifinale a Wimbledon
  • Finale a Umago
  • Bronzo nel torneo olimpico

Non considerando l’evento a Cinque Cerchi per questioni di classifica, il resto ha proiettato il toscano in top-20 (n.18 del ranking), con motivazioni extra in vista degli US Open. Un ragionamento simile lo si può fare anche per Arnaldi e Cobolli. Il ligure, in semifinale a Montreal, occupa la posizione n.30, mentre il romano è immediatamente alle sue spalle (n.31), ricordando la Finale a Washington e gli ottavi a Cincinnati.

In questo modo, nel sorteggio del Major di New York (22 agosto), il Bel Paese avrà ben quattro giocatori tra le teste di serie e tutti di giovane età (Sinner e Arnaldi classe 2001; Musetti e Cobolli classe 2002). Non vanno dimenticati anche i riscontri di Luciano Darderi (22 anni e n.38) e quelli di un Matteo Berrettini (n.44) che sta provando a ritrovare la strada, dopo la splendida doppietta di luglio tra Gstaad e Kitzbuehel.

Un movimento in fermento, citando anche le ottime notizie che arrivano dal Challenger di Cary, dove Mattia Bellucci è andato vicinissimo alla conquista del titolo, sconfitto in Finale dal russo Roman Safiullin (n.66 del mondo) per 1-6 7-5 7-5, non sfruttando due match-point. Secondo gli aggiornamenti del ranking, il lombardo è n.102 del mondo e vicinissimo alla top-100. Come per altri, parliamo di un tennista di giovane età e dal grande talento.

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