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Tennis
US Open, Musetti contento a metà: “Non ho giocato bene, salvo solo per la voglia di soffrire”
Lorenzo Musetti ce l’ha fatta. Due match point salvati, tre ore e 50 minuti, ma alla fine il secondo turno l’ha superato. Miomir Kecmanovic è l’uomo superato: per il serbo mancata l’occasione di un risultato di enorme rilievo, per il toscano prospettive che si fanno importanti in vista di un terzo turno pieno d’insidie con l’USA Brandon Nakashima.
Così a fine match il numero 2 azzurro a SuperTennis: “Non sono riuscito a esprimere un buon livello. Ho sofferto, ho lottato su tutti i punti. Al quinto ho iniziato bene, pensavo che Kecmanovic fosse un po’ calato fisicamente, invece ha iniziato a rispondere benissimo, a essere veramente aggressivo e a breakkarmi da giocatore forte. Ho salvato due match point grazie al servizio, poi ho fatto il break nell’undicesimo game, che è stato una montagna russa, e sono stato bravo a chiudere con freddezza“.
Si parla anche di sensazioni vissute nel momento: “Oggi vedevo il campo più veloce rispetto allo scorso match, non avevo belle sensazioni ma sono comunque riuscito ad adattarmi. L’attaccamento, la voglia di soffrire e di lottare è quello che c’è da prendere di positivo, che mi ha fatto vincere questo match“.
Un focus su Nakashima, allenato da Davide Sanguinetti: “Sta facendo vedere che ha un grandissimo potenziale. Sta giocando bene sul cemento americano. Ci siamo affrontati al Queen’s, è stato un match lottato. Mi farà sudare ma oggi ho capito che posso soffrire. Spero in un Lorenzo più propositivo, più giocatore dal punto di vista del livello tennistico perché non mi sono sentito tanto in fiducia. Ma l’importante è aver portato il match a casa“.