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US Open 2024: Matteo Berrettini regge per due set, ma al terzo turno va Taylor Fritz

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Berrettini / Dubreuil Corinne/ABACA / IPA Sport

Finisce al secondo turno il cammino agli US Open di Matteo Berrettini. Il romano non riesce a ribaltare il pronostico contro l’americano Taylor Fritz, numero 12 del seeding, che prevale con il punteggio di 6-3 7-6(1) 6-1. Per lui ora l’appuntamento a sorpresa con l’argentino Francisco Comesaña, che al terzo turno di Wimbledon aggiunge anche quello a Flushing Meadows.

Con il Louis Armstrong Stadium che viene chiuso a causa della pioggia che s’approssima dalle parti di Flushing Meadows, i due iniziano particolarmente bene al servizio. L’unico game veramente lottato, però, è anche quello che, ai vantaggi, vede il romano costretto a cedere la battuta, per la gioia di un pubblico estremamente numeroso presente su un campo che, va ricordato, può contenere fino a 14.000 persone. La qualità con la combinazione servizio-dritto del nativo di San Diego è abbastanza elevata da consentirgli di non avere problemi e chiudere il parziale d’apertura per 6-3 in 33 minuti. Chiaramente, però, va rimarcato il 38% di prime in campo di Berrettini, un dato che non può mai bastargli.

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Nel secondo set il romano prova a cambiare qualcosa in risposta, prendendo più frequentemente la via della rete. Nel quinto game si va ai vantaggi, e se Matteo riesce a salvare la situazione è anche per merito di una palla corta con il nastro che gli porta avanti la palla e lo salva. Rimane che le soluzioni trovate da Fritz spesso sono pregevoli, come il rovescio del 3-3 30 pari, ed è l’americano che spesso riesce a mettere sotto pressione Berrettini, tant’è che i suoi turni di battuta sono in generale meno agevoli, ma li salva anche perché trova qualche variazione importante col servizio in momenti critici. Ed è questa anche la situazione sul 4-4. Si arriva al tie-break, in cui però l’USA mette in piedi un autentico dominio in formato 7-1 e ferma la serie di 10 di fila vinti dal capitolino.

Il terzo parziale comincia davvero male per Berrettini, perché in un secondo game da due doppi falli il secondo è fatale, perché contestualmente corrisponde al break. La situazione appare in caduta libera per l’azzurro, che viene fatto correre un po’ da tutte le parti da Fritz che se ne va sul 4-0 e, semplicemente, non si volta più indietro. Finisce sul 6-1 in poco più di due ore.

Sebbene la percentuale di prime in campo di Fritz non sia eccezionale (56%), è quella di Berrettini che è molto al di sotto di ciò che sarebbe ideale per un match del genere: 48%. Rimane che il californiano tira fuori un 90% di punti vinti con la prima (75% per il romano), ed è ancora più impietoso il dato sulla seconda: 87%-43% (leggere alla voce aggressività dell’americano). Divario importante anche per vincenti ed errori gratuiti: 29-18 Fritz, 24-33 Berrettini.

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