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Olimpiadi
Volley femminile, come cambierà l’Italia verso Los Angeles 2028? Difficile sostituire De Gennaro, le giovani da seguire
Che festa sia! E lo sarà per tanto tempo, perchè il primo oro olimpico non si scorda mai, soprattutto quando lo hai inseguito per tanto tempo, ed è giusto che venga celebrato nel migliore dei modi. La festa, però, prima o poi finirà e arriverà il tempo delle scelte. Cosa potrà accadere, quali sono gli scenari che si prospettano in casa Italia in vista dei prossimi appuntamenti? Difficile immaginarlo: la certezza è che il prossimo anno c’è un Mondiale da giocare in Asia e ci sarà da difendere la leadership globale e probabilmente saranno necessari alcuni cambiamenti, a prescindere da chi sarà alla guida della squadra azzurra.
L’addio più probabile, soprattutto per questioni di carta d’identità, sarà quello di Moki De Gennaro che nel 2028 avrà 41 anni e, anche se non avrà smesso con il volley giocato (complicato farlo quando si è dei “martelli”, si gioca nel Club più forte del mondo e l’allenatore è il proprio marito), difficilmente riuscirà a sostenere i ritmi di stagioni con pochissimo riposo come si conviene a chi affronta le estati in Nazionale. Possibile, dunque, che il ciclo del libero di Conegliano si possa essere chiuso qui, con la vittoria più bella.
La volata per il posto di libero in Nazionale potrebbe essere tra Ilaria Spirito ed Eleonora Fersino: sono loro le candidate ma non è escluso che tra le giovani emergenti qualcuna si inserisca in questa corsa. Tra queste un nome interessante è quello di Anna Bardaro, secondo libero di Conegliano, attualmente impegnata agli Europei con la Nazionale Under 20 ma attenzione anche a Giada Di Mario, classe 2004, che indossa la maglia di Pinerolo.
Per il resto è possibile un addio all’azzurro (forse non immediato) di Caterina Bosetti che sembrava aver perso posizioni nella corsa al posto da banda titolare in vista di Parigi ma poi si è fatta trovare prontissima quando, anche per via di un paio di infortuni seri delle compagne, è diventata titolare inamovibile. Anche qui la carta d’identità parla chiaro: 30 anni oggi e 34 nel 2028. Si può fare ma non è semplice, visto anche il suo trasferimenti negli States.
Elena Pietrini, che tornerà in Italia per giocare a Milano e la sfortunata Alice Degradi non potranno non essere nei pensieri di chi dovrà costruire la squadra azzurra ma Gaia Giovannini e Loveth Omoruyi, campionesse olimpiche, sono candidate a tutti gli effetti ad una maglia in Nazionale, mentre tra le emergenti un occhio va dato a Beatrice Gardini, che ha fatto parte del gruppo fino all’ultima scrematura, così come Stella Nervini, campionessa europea under 22, a Martina Bracchi e a Rebecca Piva, che cercheranno di mettersi ancora in luce, una a Pinerolo e l’altra a Busto Arsizio.
Difficile ipotizzare novità o addii in casa azzurra negli altri ruoli: Orro e Cambi in cabina di regia, le quattro centrali, Fahr, Lubian, Danesi e ci mettiamo anche Bonifacio, hanno di fronte almeno un ciclo olimpico ma non è detto che tra le più giovani, da qui a breve, possa crescere qualche possibile ricambio anche in questi ruoli.