Olimpiadi

Volley, la gioia del presidente Manfredi: “Sapevamo che Velasco sarebbe stato il meglio per le ragazze”

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Manfredi / Lapresse

L’Italvolley femminile ha completato l’impresa più grande della sua storia vincendo le Olimpiadi di Parigi 2024. Un percorso eccezionale quello delle ragazze di Velasco, perdendo un solo set per strada e superando il tabù dei quarti di finale che in passato non era mai stato valicato. Una cavalcata trionfale per un gruppo talentuoso che ha trovato la sua guida e la sua strada.

Ha commentato questo straordinario successo il presidente della FIPAV, Giuseppe Manfredi, proprio tramite il sito federale: “Finalmente questo tabù è finito e come ha detto Julio più volte da oggi in avanti non vogliamo più sentire parlare dell’ossessione per la medaglia d’Oro. Ovviamente sono contentissimo e lo sono, soprattutto, per il tutto nostro grande movimento. Un pensiero lo voglio dedicare a tutti i miei predecessori che purtroppo non sono riusciti a a raggiungere questo traguardo e in particolare a Carlo Magri che c’è andato diverse volte vicino, in questa medaglia c’è tanto di Carlo. Il grazie più importante va poi a tutti i dirigenti delle nostre 3500 società, questo Oro è il frutto di quando si lavora tutti assieme facendo sistema. In questo senso mi riferisco anche alle società di vertice che fanno un ottimo lavoro e contribuiscono in maniera importante alla crescita delle nostre giocatrici, grazie a un campionato di altissimo livello”

Prosegue: “La cosa più bella che dietro questo straordinario traguardo c’è un’accurata attività di programmazione che coinvolge la base, passando per i tecnici che vanno alla ricerca e passano ore e ore in palestra con i bambini e le bambine. 
La scelta di Julio è stata ben ponderata, sapevamo di avere una squadra con grandi doti tecniche, ma avevamo necessità di qualcuno che sapesse gestire al meglio le ragazze”.

Una sottolineatura doverosa sul lavoro di coach Velasco: “In questo lavoro Velasco e il suo eccezionale staff sono stati fantastici, hanno motivato nel migliore dei modi il gruppo, senza però trasformare in un’ossessione la medaglia olimpica. 
Vincere un’Olimpiade, lasciando per strada solo un set, significa aver creato una macchina schiacciasassi, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche a livello di tenuta mentale. Julio ha trasmesso quel qualcosa in più che serviva alla squadra e lui in questo è un fenomeno”. 

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