Ciclismo

Vuelta a España 2024, Kaden Groves batte Van Aert a Villablino, gli uomini di classifica sonnecchiano

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Groves / LaPresse

Kaden Groves mette il suo secondo graffio alla Vuelta a España. L’australiano della Alpecin-Deceuninck si prende la quattordicesima tappa con arrivo a Villablino, la più lunga della corsa con i suoi 200,5 chilometri, battendo allo sprint Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) e Corbin Strong (Israel-Premier Tech). Il venticinquenne oceanico conferma la sua affinità con la Vuelta: sesta vittoria in carriera nella corsa spagnola su diciotto totali, davvero tante. Giornata relativamente tranquilla per gli uomini di classifica, con Ben O’Connor (Decathlon-AG2R LaMondiale) che rimane in vetta.

Ci vogliono quaranta chilometri di battaglia, come di consueto in questa Vuelta. Sono in sei ad andarsene, con Jhonatan Narvaez (Ineos-Grenadiers) e Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) a promuovere il tentativo venendo poi seguiti da Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), Victor Campenaerts (Lotto-Dstny) ed Harold Tejada (Astana Qazaqstan).

Ma il gruppo, rispetto agli ultimi giorni, non lascia campo libero. La Visma-Lease a Bike tiene la corsa chiusa, concedendo un massimo di 2’40” ai sei fuggitivi lavorando per Wout Van Aert, che scopre subito le carte per andare a cercare la quarta vittoria della sua avventura in Spagna. La fuga viene riassorbita negli ultimi chilometri del Puerto de Leitariegos (22,7 km al 4,5%), con Frigo e Narvaez ultimi a mollare, con il belga che si toglie anche il lusso di passare in cima al GPM di prima categoria.

La discesa finale è caratterizzata solo da un brividino per Primoz Roglic per una foratura, ma Daniel Martinez è attento e gli mette immediatamente a disposizione la sua bicicletta. Con la strada che si mette in pianura, si mostra la Alpecin-Deceuninck per Groves: sul rettilineo finale, in leggera pendenza, è duello tra l’australiano e Van Aert, che si arrende per mezza ruota. 

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