Ciclismo

Vuelta a España 2024, l’amaro e sfortunato ritiro di Antonio Tiberi dopo una prima settimana eccellente

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Antonio Tiberi/LaPresse

La Vuelta a España 2024 di Antonio Tiberi si è interrotta in una domenica da dimenticare. C’è davvero tanto rammarico per come si è conclusa l’avventura spagnola del corridore della Bahrain-Victorious, costretto al ritiro nella nona tappa per un colpo di calore. Tiberi si è dovuto fermare per un fortissimo mal di testa e per l’innalzamento improvviso della temperatura corporea, con l’azzurro che è stato anche visitato dai medici, che hanno poi stabilizzato tutti i parametri.

I rimpianti sono davvero moltissimi, perché Tiberi stava correndo una Vuelta davvero eccellente, visto che prima della partenza della nona tappa si trovava al quarto posto della classifica generale e con indosso anche la maglia bianca di miglior giovane. La giornata di ieri sembrava perfetta per le sue caratteristiche ed invece è arrivata la tremenda notizia del ritiro, con il nativo di Frosinone costretto ad alzare bandiera bianca.

Tiberi era sempre stato con i migliori, come nella tappa di sabato, quando il corridore della Bahrain-Victorius ha concluso in quarta posizione a soli diciassette secondi da un indiavolato Primoz Roglic. Proprio questo risultato aveva fatto ben sperare in vista della giornata successiva, con tre salite molto adatte alle caratteristiche dell’azzurro, e che invece si è trasformata in una domenica da incubo.

Resta la delusione e l’amarezza per non aver potuto ammirare Tiberi sulle tre settimane e capire come l’azzurro si sarebbe potuto comportare in una Vuelta dal percorso durissimo e soprattutto al momento dall’esito davvero imprevedibile senza i due marziani (Pogacar e Vingegaard) che di solito monopolizzano i grandi giri.

Si chiude qui una stagione che ha visto il corridore della Bahrain-Victorius conquistare un quinto posto al Giro d’Italia e anche la maglia di miglior giovane, con il terzo posto nella diciassettesima tappa (Selva di Val Gardena-Passo Brocon) come miglior risultato. In precedenza c’erano state le buone prestazioni alla Volta Ciclistica a Catalunya e al Tour of the Alps. La Vuelta rappresentava l’ultima fatica stagionale e finora tutto aveva funzionato al meglio. Resta comunque la convinzione che l’Italia abbia comunque trovato il suo uomo per le grandi corse a tappe, un corridore che può lottare per la top-5 o comunque per un piazzamento importante nella classifica generale. Un anno nel quale Tiberi ha messo un ulteriore tassello nella sua crescita personale, puntando ora ad un 2025 nel quale si spera anche in un po’ più di fortuna.

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