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Ciclismo

Vuelta a España 2024, Roglic vince sul primo arrivo in salita. Tiberi si difende e lotta per il podio!

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Primoz Roglic
Roglic / Lapresse

Primoz Roglic ha vinto la quarta tappa della Vuelta di Spagna, imponendosi sul primo arrivo in salita del Grande Giro tornato in terra iberica dopo l’avvio dal Portogallo. Il fuoriclasse sloveno ha confermato il pronostico della vigilia a Pico Villuercas, conquistando il quinto successo stagionale e l’85ma affermazione in carriera. Il capitano della Red Bull-BORA-hansgrohe ha conquistato anche la maglia rossa di leader della classifica generale, degno premio per quanto dimostrato sulla prima vera ascesa della Vuelta.

Il 34enne ha dettato il ritmo nel tratto più impegnativo del Pico Villuercas: tre chilometri tra il 13,6% e il 16,4% di pendenza media per km, con punte del 20% su cemento che hanno messo a durissima prova tutti i ciclisti. Soltanto il belga Lennert van Eetvelt (Lotto Dstny) e lo spagnolo Enric Mas (Movistar) hanno tenuto il passo del balcanico, ma una volta usciti dal tratto più duro, quando mancavano due chilometri all’arrivo, sono rientrati in progressione il portoghese Joao Almeida (UAE Emirates), l’austriaco Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), lo statunitense Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech) e lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step).

Quando mancavano 400 metri Landa ha tentato un attacco in contropiede, van Eetvel ha risposto e ha lanciato la volata seguito da Roglic. Il belga ha alzato il pugno al cielo sulla linea del traguardo convinto di aver vinto e invece Roglic si è imposto grazie a un mirabile colpo di reni, terzo Almeida davanti a Mas, Gall, Riccitello, Landa (tutti accreditati dello stesso tempo). Antonio Tiberi si è difeso in maniere egregia: queste pendenze erano decisamente impegnative per il capitano della Bahrain-Victorious, che ha pagato dazio nei tre chilometri più duri ma poi è stato abilissimo a limitare i danni, chiudendo a 18 secondi dal gruppetto dei migliori.

Per la cronaca cinque uomini sono andati in fuga da lontano: il francese Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), il belga Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), l’italiano Filippo Zana (Team Jayco AlUla), gli spagnoli Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) e Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi) sono arrivati ad avere tre minuti e mezzo di margine sul gruppo tra il Puerto de Cabezabellosa e l’Alto de Piornal. Armil e Castrillo sono poi rimasti soli dopo il Puerto de Miravete, venendo ripresi quando mancavano cinque chilometri all’arrivo.

Primoz Roglic balza dunque al comando della classifica generale (la maglia roja era in precedenza sulle spalle del belga Wout van Aert), con 8” di vantaggio su Almeida, 32” su Mas e 38” su Tiberi, che a questo punto è in piena lotta per salire sul podio. Alle spalle del laziale troviamo van Eetvelt (a 41”), Gall (a 47”), lo statunitense Brandon McNulty (a 50”), il danese Matthias Skjelmose (a 58”) e Landa (a 58”). Domani andrà in scena la quinta frazione: 177 km da Fuente del Maestre a Siviglia, senza GPM e con un traguardo che lascia pensare a una volata.

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