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Vuelta a España 2024, Van Aert trionfa sul traguardo di Cordoba. Tiberi si riprende la maglia bianca

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Wout van Aert
Wout Van Aert/IPA Sport

Era l’uomo più atteso e Wout Van Aert non ha sbagliato. Il belga del Team Visma | Lease a Bike si impone nella volata ristretta della settima tappa della Vuelta a Espana 2024, centrando il secondo successo nella corsa spagnola. Van Aert consolida così la sua maglia verde, imponendosi con autorità sul traguardo di Cordoba al termine di una tappa che si è movimentata soprattutto nel finale grazie all’azione prima della Red Bull-BORA-hansgrohe e poi agli attacchi della UAE Team Emirates.

Per 140 chilometri in fuga c’è stato un solo uomo, lo spagnolo Xabier Isasa. Il corridore della Euskaltel-Euskadi si è trovato anche con otto minuti di vantaggio, con il gruppo che lo ha sempre controllato da lontano. La corsa si è accesa poco dopo lo sprint intermedio di Cordoba, con la strada che ha portato verso la salita dell’Alto del 14%. La Red Bull-BORA-hansgrohe si mette a tirare e aumenta notevolmente l’andatura, con tanti corridori che cominciano a perdere contatto sullo strappo, compreso Florian Lipowitz. Primoz Roglic, nonostante il compagno staccato, continua con una serie di scatti e lo sloveno è il primo a passare in cima al GPM, ma i suoi attacchi non portano a molto se non a guadagnare sei secondi di abbuono su O’Connor.

Dopo la caduta di Kaden Groves, che dice addio ai sogni di vittoria, ai -20km ecco l’attacco di Marc Soler (UAE Team Emirates). Grande azione dello spagnolo che si prende una ventina di secondi di vantaggio sul gruppetto, dove era presente Wout Van Aert, che a quel punto era il grande favorito. Il belga cerca anche da solo di riprendere Soler, ma il suo tentativo viene stoppato dai compagni di squadra dello spagnolo, che si mantiene con undici secondi di vantaggio ai -9.

Kuus, però, si mette a tirare proprio per aiutare il compagno di squadra e l’azione dell’americano porta al ricongiungimento con Soler. La UAE si gioca un’altra carta con Sivakov, che prova ad anticipare la volata, ma contro questo Van Aert non c’è nulla da fare, con anche l’aiuto involontario di Aleksander Vlasov che aveva lavorato per Roglic. Il belga parte e nessuno riesce a contenere la sua potenza, trionfando allo sprint davanti al ceco Matthias Vacek (Lidl – Trek) e allo spagnolo Pau Miquel (Equipo Kern Pharma).

Con Lipowitz staccato, Antonio Tiberi si riprende la maglia bianca di miglior giovane. Nella classifica generale, invece, rimane in testa l’australiano Ben O’Connor, che ha provato anche a fare la volata, ma è stato poi rimbalzato. Il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale Team mantiene quasi cinque minuti su Primoz Roglic e Joao Almeida. Tiberi sale in sesta posizione a cinque minuti e mezzo dalla vetta.

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