Ciclismo

Vuelta a España, Garzelli: “Roglic il favorito, ma occhio a Mas. Per Tiberi importante banco di prova”

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Tiberi / LaPresse

A conclusione della quarta tappa della Vuelta di Spagna abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex professionista Stefano Garzelli per stilare un bilancio di questi primi giorni di corsa spagnola, che al momento vedono leader della generale Primoz Roglic. Al momento il migliore tra gli italiani è il nostro Antonio Tiberi a 38” dallo sloveno.

Stefano, a Pico Villuercos tappa e maglia a Roglic. Abbiamo già avuto le prime risposte di questa Vuelta? 

“Sì, assolutamente. Roglic è il grande favorito ma c’era l’incognita della caduta al Tour ma ha dimostrato di stare bene e di essere il favorito per questa Vuelta. Siamo solo alla quarta tappa e in tre settimane può succedere di tutto. E’ una corsa dura e il caldo sta facendo soffrire parecchi corridori”. 

È abitudine nelle corse in Spagna mettere i Gpm o gli arrivi a ridosso di una curva. Come mai? 

“È vero, è un’osservazione molto interessante. Non so spiegare il motivo però di questa scelta”. 

Secondo te se Van Eetvelt non avesse alzato la mano sul traguardo, avrebbe vinto? 

“Credo di no, però non ho la certezza. Roglic ha fatto una grande rimonta e quindi secondo me avrebbe comunque vinto lo sloveno”.

Un Wout Van Aert che nella terza frazione con arrivo a Castelo Blanco è tornato al successo e lo ha fatto in Maglia Rossa in leader. Una vittoria che mancava da quasi sei mesi, dalla Kuurne-Bruxelles-Kuurne dello scorso febbraio… 

“Tante persone sono rimaste molto contente di questa vittoria. Per lui è sicuramente una grande iniezione di fiducia anche in vista del finale di stagione. Van Aert è uno di quei corridori che ha cambiato il ciclismo, rendendolo più divertente”.

Tiberi, dopo l’ottavo posto nella quarta frazione, al momento è quarto nelle generale. Dopo il quinto posto al Giro, pensi possa migliorare il risultato? Che cosa ti aspetti da lui? 

“Secondo me nella crono ha corso bene, nella quarta tappa si è difeso egregiamente, correndo guardando i watt e ha gestito bene lo sforzo. Si è gestito alla grande, il risultato per lui sarà importante ma questa Vuelta per lui sarà un banco di prova importante dove dovrà dimostrare soprattutto a livello di testa dopo il risultato del Giro. E’ uno dei pochi corridori che dopo la Corsa Rosa ha preparato la Vuelta, avendo quindi il giusto tempo per recuperare a differenza di altri corridori che arrivano al Tour e quindi le fatiche soprattutto nella seconda e terza settimana si possono fare sentire”. 

Pensi che il forte vento sia stato un elemento a sfavore per Antonio? 

“L’hanno pagato un po’ tutti, ma secondo me Tiberi ha corso una buona cronometro. In ottica generale aveva davanti Roglic e Almeida che sono due grandi corridori, ma nonostante tutto ha perso davvero poco”. 

Dove pensi si deciderà la corsa? 

“La seconda e la terza settimana saranno molto dure, secondo me la condizione fisica e soprattutto mentale essendo il terzo Grande Giro faranno la differenza”. 

Chi è secondo te il favorito per la vittoria finale? 

“Secondo me Roglic, ma anche Mas è andato molto forte in queste prime tappe. La Vuelta è appena cominciata ma sono curioso di vedere anche come si comporterà Kuss”. 

 

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