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Adriano Panatta analizza l’Italia in Coppa Davis: “Berrettini ritrovato e Cobolli sorprendente. Sinner è un esempio”

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Adriano Panatta
Panatta / IPA Sport

Calato il sipario sul Round Robin di Coppa Davis a Bologna. L’Italia ha concluso gli incontri del Gruppo A con tre vittorie e si è qualificata da prima alla Final Eight di Malaga, che dal 19 al 24 novembre andrà in scena sul veloce indoor in Spagna. Gli azzurri andranno a caccia del secondo successo consecutivo dopo quello dello scorso anno, con Jannik Sinner grande protagonista.

Ad analizzare quanto accaduto alla Unipol Arena è stato Adriano Panatta nell’ultima puntata della Domenica Sportiva, in onda su Rai 2 HD. Il campione di Roma e del Roland Garros nel 1976, nonché trascinatore dell’Italia in Davis in quello stesso anno, ha fatto il punto della situazione.

Abbiamo chiuso al primo posto del girone, giocheremo contro l’Argentina o l’Australia la prima partita a Malaga, lo sapremo giovedì nel sorteggio. È stata una settimana molto positiva, questi ragazzi sono veramente per bene, si impegnano e sono molto uniti. Fa piacere vederli fuori dal campo a sostegno del compagno che sta giocando. Abbiamo tennisti molto forti, pensando che a Bologna mancavano i primi due italiani della classifica mondiale, ovvero Jannik Sinner e Lorenzo Musetti“, ha dichiarato Panatta.

A Malaga sarà diverso, perché ci saranno compagini più forti, ma lì avremo Sinner e credo anche Musetti. I nostri hanno giocato molto bene a Bologna, affrontando match complicati e hanno dato tutto quello che avevano e non avevano. Il movimento del tennis in Italia è in grande salute, una bella fotografia per lo sport italiano“, ha sottolineato Adriano.

Entrando nel dettaglio, Panatta ha aggiunto: “Berrettini è un giocatore ritrovato, che ha avuto tanti problemi negli ultimi due anni a causa degli infortuni. Ha faticato a tornare, ma ora è a buon punto e credo sia all’85%. Voglio spendere poi qualche parola per Cobolli, che fino a un anno fa giocava i tornei minori, era intorno alla posizione n.150 e ha fatto dei progressi straordinari. Questo ragazzo da giovane giocava a calcio, ha gamba ed è un tennista che fisicamente è il migliore che abbiamo. Gli manca ancora qualcosina dal punto di vista dell’esperienza, ma rendiamoci conto che lui era n.1 d’Italia a Bologna. La grande sorpresa è questo ragazzo e visto che è molto giovane sono convinto che continuerà a crescere tennisticamente“.

Nell’ultima sfida contro l’Olanda c’era anche Sinner nelle vesti di tifoso e Panatta non poteva non parlare di lui: “Ha sostenuto i suoi compagni senza volersi prendere troppo la scena e ha dato un esempio a tutti i compagni. Lui è un ragazzo come si deve ed è stato importante che fosse lì in panchina specialmente quando ha giocato Berrettini. Loro due si conoscono bene, sono cresciuti insieme e sanno come aiutarsi l’uno con l’altro. In questo tennis così fisico, Jannik fa la differenza per la capacità di tenere un ritmo molto alto per 3/4 ore, giocando estremamente bene. Non è che gli avversari facciano meno bene il dritto rispetto a lui, ma Sinner ha la capacità di essere costante per molto più tempo, oltre al fatto di giocare in maniera straordinaria i punti che contano maggiormente. Per questo è il n.1 del mondo ed è un fuoriclasse“.

In conclusione, vestendo i panni del Capitano non giocatore che fa le scelte, l’ex campione si è espresso in maniera chiara: “A Malaga si giocherà sul veloce e io direi che n.1 sarà Sinner, ovviamente, e n.2 Berrettini. Tornerà Musetti e io punterei sul doppio collaudato che abbiamo (Bolelli/Vavassori)“.

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