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Cosa può succedere a Sinner? Ambesi: “Sono sicuro che verrà assolto. La WADA sbatterà contro un muro”

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Sinner / Lapresse

Massimiliano Ambesi si è soffermato sul ricorso presentato dalla WADA per la positività al Clostebol riscontrata a Jannik Sinner durante il Masters 1000 di Indian Wells e da cui l’atleta era stato assolto dall’Itia. Il telecronista di Eurosport ha analizzato nel dettaglio la vicenda nell’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Nessuno di noi si aspettava un ricorso in appello da parte di WADA. Un ricorso che io definisco temerario e infondato proprio perché i precedenti parlano in maniera inequivocabile della situazione: i casi recenti di positività al Clostebol con percentuali di sostanza irrisoria trovati nei controlli sono tutti terminati con l’assoluzione dell’atleta o il ricorso respinto. Spesso abbiamo citato il caso Palomino, che tra l’altro aveva un quantitativo superiore a Sinner. Ultimamente di fronte a situazioni di questo tipo, con percentuali irrisorie di sostanza, si tende a optare per la non colpevolezza e non negligenza dell’atleta, che chiaramente deve dimostare il perché della presenza di quella sostanza nel suo corpo, perché naturalmente non lo hai. In mancata di spiegazione è giusto che tu venga condannato”.

Massimiliano Ambesi ha poi proseguito: “La giustificazione portata da Sinner, dimostrata da tre perizie diverse, è plausabile e il tribunale indipendente che ha giudicato per Itia ha decretato l’assoluzione e a quel punto tutti pensavano che la vicenda fosse conclusva. È la prima volta che la WADA ricorre contro la sentenza di un tribunale indipendente, di norma non succede perché il tribunale essendo indipendente va sopra le parti. A me sembra una presa di posizione kamikaze per un organismo che in questo momento non gode della fiducia generale per tanti motivi, perché alcune scelte del passato sono state discutibili ed è difficile capire dove si vuole arrivare. Nell’ipotesi in cui il ricorso di WADA venga rigettato allora WADA ne uscirà male, perché aveva carte a disposizione per capire la situazione, aveva luminari a libro paga in grado di spiegare quello che avvenuto e perciò c’è qualcosa che non torna. O WADA non si fida di questo tribunale indipendente che ha sostanzialmente sancito l’innocenza di Sinner oppure c’è qualcosa che non sappiamo. Chiaro che c’è stato un battage mediatico durato diverse settimane e in questo caso, mediaticamente importante, voleva dimostrare che nulla viene lasciato al caso. Non posso pensare che nel mentre sono emerse nuove prove perché sarebbe delegittimare il lavoro del tribunale indipendente. Evidentemente WADA ha trovato qualcosa che a suo dire non quadrava, dopo avere analizzato tutta la documentazione“.

Il parere dell’esperto sul comunicato dell’Agenzia Mondiale Antidoping è molto chiaro: “Non capisco il comunicato di WADA. Hanno chiesto una sospensione di 1-2 anni, ma senza che vengano invalidati i risultati a seguire. WADA fa riferimento a una norma del codice secondo cui in assenza di colpa e negligenza i risultati ottenuti dopo la positività non vengono cancellati, ma se WADA ricorre perché ritiene che ci sia stata colpa e negligenza come può pensare che quei risultati non vengano cancellati? Su questo decide il CAS, non decide WADA. WADA è assolutamente convinta che non sia stato sottoposto a pratiche dopanti, chi ha dubbio su questo è in malafede. Quindi vuole colpire quella che per lei è una colpa dell’atleta nel non essere stato vigile nel momento in cui è avvenuta la contaminazione, ma spiegatemi come fa un atleta a essere vigile in questa situazione di questo tipo: prima di essere massaggiato va dal massaggiatore a chiedere se ha usato qualche sostanza e allora non massaggiarmi a mani nude? È plausibile? Per me stiamo parlando del nulla. WADA pensa che Sinner non abbia agito in maniera incolpevole, è giusto che il risultato di quel torneo venga eliminato ma quella positività non ha poi prodotto benefici nei tornei effettuati dopo Miami quindi non cancelliamo alcun risultato perché per noi Sinner non si è dopato, ma si chiede una sospensione perché non avrebbe vigilato l’operato del professionista perché in quanto a libro paga ne è responsabile”.

Si arriva poi a un nodo cruciale della vicenda: “Siccome per non eliminare i risultati bisogna dimostrare l’assenza di colpa e negligenza perché WADA dice che i risultati rimangono? Perché è in difficoltà, perché doveva presentare un ricorso per fare piacere a qualcuno (non so chi), quindi dice che si cancella Indian Wells, tutto quello che c’è in mezzo vale, poi quando arriva l’eventuale sentenza del TAS allora parte la non eleggibilità. Quindi Sinner giocherà per mesi con questa spada di Damocle sulla testa, poi se tutto va bene se ne esce prima degli Australian Open, ovviamente nel bene perché dubbi non ne abbiamo, ma non ha senso per il giocatore e per il tennis: siamo di fronte a una situazione paradossale, il comunicato stampa di WADA è contraddittorio, hanno dichiarato che non diranno più nulla perché ci metti due secondi a metterli in difficoltà e quindi ci troviamo di fronte a una situazione che non fa bene allo sport“.

Massimiliano Ambesi non ha dubbi:Sono sicuro che le conclusioni del TAS saranno le medesime del caso di Palomino e di casi analoghi, per me è una sconfitta della WADA. Tre perizie che scagionano un atleta sono tante, andare contro a tre perizie significa presupporre una malafede. Ho sempre sostenuto che non ci sarebbe stato ricorso, i fatti mi hanno smentito, da un punto di vista posso ritenermi contento perché vedere WADA schiantarsi contro un muro potrebbe essere utile in prospettiva per migliorare i regolamenti ed evitare situazioni come quelle di Jannik Sinner. Io posso essere a conoscenza che il mio massaggiatore si sia medicato con il Clostebol e prima di ogni massaggio devo fare un terzo grado? Vi sembra una cosa normale?”.

Il telecronista spiega una norma importante: “WADA dice che l’assoluzione non sarebbe stata corretta poiché non coerente alle normative vicende, ma allora ci dicano qual è la norma che mette in discussione l’assoluzione di Sinner. Sono abbastanza basito perché trovo la nota stampa contraddittoria, il fatto di dire che non aggiungono altro è come dire che non ci sono altri elementi da portare all’opinione pubblica: io vedo una presa di posizione perché qualcuno avrebbe chiesto che venisse seguito questo tipo di iter, non ho altre spiegazioni. Non stiamo discutendo che lui si sia dopato per avere un tornaconto sulle sue prestazioni, WADA ha già eliminato questa opzione. Sinner se verrà squalificato, fatto comunque impossibile, non verrà squalificato nel caso perché dopato, ma perché avrebbe violato una normativa antidoping risultando positivo per colpa e negligenza. Ripeto: WADA ha una posizione da kamikaze, dovrà portare elementi di fronte al CAS per dimostrare che i giudici non hanno valutato in maniera corretta testimonianze e perizie. È stato dimostrato che l’assunzione di questa sostanza è avvenuta per un massaggio e la perizia è inequivocabile, dunque su cosa può vertere il ricorso di WADA? Boh”.

Massimiliano Ambesi ha poi continuato:WADA sta esercitando le sue funzioni. Il fatto singolare è che WADA ricorra contro la pronuncia di un tribunale indipendente, fatto che non è mai avvenuto. WADA contesta la valutazione che i giudici di questo tribunale hanno dato relativamente alla perizia, WADA sostiene che in un caso come questo esista una responsabilità. Lo scontro sarà su questo. Mi stupirei se si arrivasse alla sentenza prima degli Australian Open. WADA ha delle responsabilità e un’immagine, ma quando un quadro difensivo è credibile, quando i giudici lo hanno confermato, quando parliamo di una quantità di sostanza ridicola e impercettibile, forse l’intelligenza è andare oltre dopo avere avuto la spiegazione del caso e si potrebbe dire che il caso non è rilevante per rientrare in una condotta contro la normative antidoping“.

Viene citata un’altra norma:Se l’atleta dimostra di non avere colpa o negligenza, i risultati individuali non saranno eliminati a meno che quei risultati non siano stati influenzati in qualche modo dalla violazione della normativa antidoping. La norma dice questo e la WADA ricorre perché ritiene che ci sia stata colpa o negligenza. Diamo gli estremi del codice: 10.1.1, di fronte a questo io ho difficoltà ad andare oltre ed è per questo ritengo contraddittorio il comunicato stampa. La WADA vuole dare un segnale e dire che ogni particolare non può sfuggire al tuo controllo. Penso che un organo come WADA, finanziato dai vari Comitati Olimpici Nazionali, debba dare spiegazioni del suo operato in casi come questo, dove secondo la ragione comune ci si sta schiantando contro un muro“.

Un altro aspetto importante:Il caso dei nuotatori cinesi, a mio modo di vedere, giustamente non è stato appellato ma leggendo le carte è un caso che presenta molti più dubbi rispetto a quello di Sinner. Qui si è generato tanto clamore, Sinner è uno degli sportivi che guadagna di più, ha grandi sponsor alle spalle e WADA ha pensato che non può ammettere che un atleta di quel livello si trovi in questa situazione. Un campione di quel tipo deve avere sotto controllo qualsiasi cosa, ma credo che questo sia aberrante perché ci sono situazioni che sfuggono al controllo e per cui non puoi essere condannato“.

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