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Atletica, Pietro Arese rilancia: “Cronometro già azzerato verso Los Angeles. Il record italiano…”

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Pietro Arese
Arese Lapresse

Una prima partecipazione a Cinque Cerchi davvero da ricordare: Pietro Arese alle Olimpiadi di Parigi ha concluso all’ottavo posto i 1500 metri, trovando la finale ed il record italiano nella specialità. L’azzurro, reduce dal bronzo agli Europei di Roma, ha disputato una stagione veramente da sogno e si è raccontato ai microfoni di Sprint2U, rubrica di OA Sport TV condotta da Ferdinando Savarese.

Stagione terminata in anticipo per l’azzurro:Sono stato un po’ male subito dopo Parigi, dovevo correre i 3000 metri in Slesia ed i 1500 a Losanna, però per partecipare alla Diamond League bisogna essere al 100% delle proprie possibilità e quindi essendo reduce da un malessere ho deciso di chiudere l’annata, anche perché questa è stata una stagione olimpica, quindi dal 7 agosto si è azzerato il cronometro per arrivare a Los Angeles”. 

Guardando al prossimo anno: “Avere già il minimo per i Mondiali dell’anno prossimo potrà permetterci di stare più tranquilli. Bisogna lavorare e bisogna far sì di ripetersi”. 

Il tempo del record italiano: “Il mio allenatore Silvano se l’aspettava più di me, lui è molto più esperto a livello di prestazioni, allena forse da trent’anni. Do ragione a chi dice che le nuove tecnologie aiutano, ma ha poco senso parlarne. Sono riuscito a trovare uno step maggiore che mi ha portato in finale alle Olimpiadi”. 

Obiettivo per la prossima stagione: “Il ragionamento di crescere di volta in volta mi ha sempre portato a raggiungere quegli obiettivi. Nell’anno post-olimpico, anche per questioni personali a livello universitario, ci può anche stare se lo step non si dovesse concretizzare. Detto questo, come tutti gli anni, sfrutterò il tempo utilizzato al 100%”.

La programmazione del 2025: “Una bozza di calendario l’abbiamo già fatta. La stagione al coperto è abbastanza complicata, anche perché i Mondiali sono in Cina, quindi bisognerà organizzare bene il viaggio e dovremo decidere se andare o terminare con gli Europei per poi iniziare a gareggiare all’aperto a fine aprile. Questo lo decideremo a breve”. 

L’INTERVISTA COMPLETA A PIETRO ARESE

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