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ATP Chengdu, Musetti supera la trappola O’Connell dopo aver rischiato grosso

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Musetti / LaPress

Un’altalena di emozioni, ma alla fine Lorenzo Musetti ce l’ha fatta. Il carrarino (n.19 del ranking) ha prevalso nella sfida del secondo turno dell’ATP250 di Chengdu (Cina) contro l’australiano Chris O’Connell (n.75 ATP). Una partita in cui il toscano è andato a corrente alternata, trovandosi sotto 3-5 nel terzo set, riuscendo a rimontare sullo score di 6-7 (5) 6-4 7-6 (4). Sul cammino dell’italiano, nei quarti di finale, ci sarà il francese Adrian Mannarino.

Nel primo set, dopo una fase di sostanziale equilibrio, Musetti trova il modo per strappare il servizio a O’Connell nel sesto game, mettendo in evidenza le problematiche dell’aussie dal lato del dritto. Sfortunatamente la battuta non sostiene l’incedere di Lorenzo che, malamente, perde a zero il suo turno. Si va al tie-break e il giocatore tricolore ha nuovamente motivi per cui rammaricarsi. Va avanti 4-1 l’allievo di Simone Tartarini, ma la gestione dello scambio non è delle migliori e sul rush finale O’Connell la spunta sul 7-5.

Nel secondo set Musetti sale di livello, mettendo molta più pressione in risposta e, nello stesso tempo, avendo un rendimento al servizio migliore. Non sfruttate due palle break nel terzo game, Lorenzo piazza il colpo nel quinto e da lì il margine è gestito autorevolmente fino al termine sul 6-4.

Nel terzo set succede di tutto. L’azzurro strappa il servizio a O’Connell ai vantaggi e la partita sembra sorridergli (3-2), ma nel sesto gioco c’è il contro-break ai vantaggi che ha un effetto molto negativo nel mood di Lorenzo. Il toscano va in rottura prolungata e subisce un break doloroso a zero, andando sotto 3-5. La reazione però c’è ed è veemente. Con le spalle al muro, il giocatore tricolore conquista il contro-break e trascina l’australiano al tie-break. In questo caso, la gestione di Musetti è perfetta e, conquistato un mini-break nel quarto scambio, conclude sul 7-4.

Leggendo le statistiche, il classe 2002 del Bel Paese dovrà crescere come rendimento con la seconda di servizio (42% dei punti vinti) e minimizzare gli errori non forzati (39) al cospetto di un giocatore come Mannarino.

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