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ATP Hangzhou, Marin Cilic riemerge dalle ceneri: batte Zhang, vince un torneo dopo quasi tre anni e scrive un nuovo record

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Cilic / LaPresse

Marin Cilic è tornato. Il tennista croato mette fine al suo calvario durato oltre un anno e mezzo e torna ad alzare un trofeo al terzo torneo dal suo rientro dopo la seconda operazione al ginocchio: l’ex numero 3 al mondo si porta a casa la coppa dell’ATP di Hangzhou, ventunesima della sua carriera, battendo il padrone di casa Zhang Zhizhen con un doppio 7-6, proponendosi così come una mina vagante per la chiusura della stagione sul cemento.

Cilic riassapora il successo dopo quasi tre anni, il ventesimo titolo era datato fine ottobre 2021 a San Pietroburgo, quando superò in tre set Taylor Fritz. Ma soprattutto, entra a piè pari nella storia del tennis, diventando il giocatore con la classifica più alta ad aver vinto un torneo ATP: prima dell’inizio delle competizioni era scivolato al numero 777 del ranking, mai nessuno era riuscito in quest’intesa.

Il primo gioco è combattutissimo, con Cilic che è costretto a dover salvare a bruciapelo due palle break e portandosi a casa il primo punto dopo quattordici combattuti scambi. Ma l’inizio inganna: i due contendenti mantengono, in maniera più o meno comoda, i propri turni al servizio. Si va dunque al tiebreak e l’equilibrio permane fino al dodicesimo punto: Cilic è più freddo, approfittando del lungo di Zhang e si porta il primo set a casa con una gran prima chiusa poi con lo schiaffo di dritto.

All’inizio del secondo un cambio di copione: è Zhang a dover difendere due palle break in apertura, rimontando da sotto 15-40 e rimettendo le cose a posto. Da lì è copia carbone della prima frazione: anche in questo caso, dal secondo gioco in poi nemmeno l’ombra di una palla break e anzi, non si vedono vantaggi nemmeno con il binocolo, con il giocatore in risposta che raggiunge quota 30 solo in tre occasioni su undici. Altro tiebreak, stavolta entrambi compiono uno scivolone sul primo e sul sesto punto, ma sul match point Cilic mantiene il suo cinismo sfondando di dritto tornando così ad esultare dopo quasi tre anni.

Diciotto gli ace di Cilic, che ha offerto poco con la prima di servizio (42/50) e ha chiuso la sua partita con 34 vincenti contro i 26 di Zhang. Ma soprattutto, è apparso in buonissime condizioni fisiche, cosa non comune per la tanta ruggine accumulata: il croato potrebbe diventare un problema per tutti coloro che lo incontrano.

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