Tennis

ATP Pechino, Sinner tiene la testa sul campo e batte Safiullin in rimonta

Pubblicato

il

Sinner / LaPresse

Nella stessa mattina in cui viene comunicato quello che era già stato messo in atto due giorni fa (il ricorso WADA), Jannik Sinner va per la 13a volta su 13 nel 2024 ai quarti di finale di un torneo ATP. Lo fa a Pechino, nel 500 cinese, in cui supera per 3-6 6-2 6-3 il russo Roman Safiullin. Per l’accesso in semifinale ritroverà il ceco Jiri Lehecka, che aveva già affrontato e battuto ancora nei quarti a Indian Wells nello scorso marzo.

Comincia subito male il match per Sinner, che non riesce a trovare la giusta continuità in campo e consente a Safiullin di trovare subito il break che vale il 2-0. Il confronto, per la verità, di bello molto non ne ha, perché sia l’uno che l’altro non appaiono nella miglior giornata. Il controbreak per il numero 1 del mondo arriva, ma a esso seguono vari errori di dritto che gli impediscono di chiudere il recupero. Ci sono tre opportunità per Sinner per rientrare ancora, ma in questo caso è il russo a metterci del suo e poi a concludere il parziale per 6-3.

Il secondo parziale vede l’italiano avere occasioni di andar via nei primi due turni di servizio di Safiullin. Nella prima occasione non converte (o meglio, non ha le possibilità di farlo) due palle break, nella seconda è un 30-40 quello che un dritto del russo cancella. Alla fine, Jannik ci riesce sul 3-2, andando ai vantaggi e trovando una combinazione di rovescio e poi dritto in avanzamento che gli vale il 4-2. A quel punto l’inerzia del match va in modo netto dal lato del due volte campione Slam, che non si volta più indietro e trova il 6-2 anche in stile, recuperando su palla corta di Safiullin e poi appoggiando la palla di rovescio.

Sinner ripiomba nell’incubo: la WADA fa appello e chiede 1-2 anni di squalifica

Sinner continua a vincere game consecutivi senza sosta anche nel terzo set, e lo fa strappando la battuta a 30 al suo avversario con un incrociato stretto di rovescio che ne vanifica la discesa a rete a seguire il servizio. Jannik rischia con un nastro che gli porta via il dritto e un doppio fallo, ma dal 15-40 risale senza concedere nulla e va sul 3-0. L’incontro, da questo momento in poi, lo controlla senza troppi problemi, anche se l’ultimo game lo deve chiudere ai vantaggi e con l’ace al centro dopo 2 ore e 21 minuti. E, per la seconda volta, lancia la dedica lassù.

Il rapporto vincenti-errori gratuiti dice 27-35 per Sinner e 18-34 per Safiullin, e al di là del 58%-55% di prime in campo va rimarcato un 80% di punti vinti da Jannik con la prima, salita peraltro tantissimo col passare dei minuti. Il tutto in alcune giornate che sono per lui dure, durissime, ma che sta affrontando con la dignità che ormai gli è riconosciuta.

Exit mobile version