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Basket, l’Eurolega approva le nuove regole sul fair play finanziario: introdotta la luxury tax

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Facundo Campazzo
Campazzo / Ciamillo

Importante svolta per il basket europeo ed in particolare per l’Eurolega, massima competizione cestistica continentale per club. L’assemblea degli azionisti del sindacato di Euroleague Commercial Assets (ECA) ha approvato infatti l’implementazione dei Competitive Balance Standards (CBS), una nuova serie di norme che amplia la portata delle attuali regole sul fair play finanziario (FSFPR) per le squadre partecipanti.

Il CBS rappresenta un’evoluzione delle attuali normative per soddisfare le attuali realtà dei club e della lega, fornendo livelli di remunerazione uguali per tutte le società in base ai ricavi collettivi medi dei club di Eurolega nelle due stagioni precedenti, piuttosto che ai ricavi di ogni singolo team. Il fair play finanziario aggiornato introdurrà tre livelli di spesa comuni per tutte le squadre denominati low, base e high. In sostanza chi guadagnerà di più da botteghino, diritti tv e merchandising potrà spendere di più.

Il primo step richiede che i club spendano almeno il 32% dei ricavi in stipendi, un nuovo requisito per prendere parte alla manifestazione, mentre il secondo livello (definito soft salary cap) consente una spesa del 40%. Per quanto riguarda invece il terzo livello (high remuneration level), è prevista la possibilità di spendere fino al 60% dei ricavi per gli stipendi dei giocatori in rosa.

I club che superano il salary cap verranno penalizzati economicamente con una luxury tax simile a quella dell’NBA, ovvero una multa commisurata al grado della violazione che verrà poi distribuita dalla lega alle altre società (che rispettano le regole finanziarie) nella stagione successiva. Questo nuovo regolamento diventerà definitivo a partire dal torneo 2027-2028, ma già nelle prossime due annate verranno introdotte progressivamente alcune misure.

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