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Basket: si ritira Kyle Hines, una vita da big in Europa. Partì da Veroli, ha chiuso con l’Olimpia Milano

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Kyle Hines
Kyle Hines / Ciamillo

Un post su Instagram. Poche parole. Un semplice messaggio. “Oggi annuncio ufficialmente il mio ritiro dalla pallacanestro professionistica”. Kyle Hines rende il 4 settembre 2024 il giorno nel quale chiude con il basket ad alto livello, dopo una carriera che lo ha visto primeggiare ovunque sia andato in Europa.

Nato a Sicklerville, nel New Jersey, il 2 settembre 1986, Hines ha giocato per quattro anni a UNC Greensboro, università che nell’ambito cestistico è nota anche come Spartans. Praticamente sempre attorno ai 20 punti di media, ha poi intrapreso il viaggio verso l’Italia. E lo ha fatto verso una destinazione che oggi suona particolare, ma che allora era sulla bocca di tanti: Veroli. Vi rimase due anni, in uno dei quali (stagione 2008-2009) il club non lontano da Frosinone andò a Masnago per giocarsi con Varese la promozione diretta in Serie A. L’obiettivo non riuscì, poi arrivò la sconfitta ai quarti dei playoff promozione (arrivarono comunque due Coppe di A2, che allora si chiamava LegaDue), ma tanto bastò per mettere Hines sulla mappa.

Non per caso, nel 2010 se lo prese il Brose Baskets di Bamberg, dove rimase una sola stagione per poi approdare all’Olympiacos. Due annate, due volte Eurolega vinta (in maniera rocambolesca: con rimonta assurda e tiro vincente di Printezis contro il CSKA Mosca nel 2012, con altro recupero di rilevanti dimensioni, anche se non così thriller, contro il Real Madrid nel 2013). Dal 2013, poi, i sette anni al CSKA Mosca, in cui ha raccolto per due ulteriori occasioni il successo continentale, nel 2016 e 2019. Infine gli ultimi quattro anni all’Olimpia Milano, dove la sua esperienza, il suo elevatissimo QI cestistico, ne hanno fatto quello che è sempre stato: un giocatore imprescindibile, capace di trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto in attacco e ancor più in difesa.

Poco prima del post legato al ritiro, Hines ha scritto una lettera direttamente all’Olimpia, alla città e non solo: “Milano, penso che il tempo sia ora. Adesso che la stagione parte, è tempo per noi di finire il capitolo insieme. Grazie per gli ultimi quattro anni spesi insieme. Hai fatto sentire me e la mia famiglia a casa fin dall’inizio. Mi trovo in difficoltà nel rendere in parole quello che tutti voi avete significato per me e la gratitudine che provo per voi tutti.

Gli ultimi due mesi mi hanno dato un’opportunità per riflettere su tutto il grande tempo speso insieme. Una Final Four di Eurolega, vincere Coppe Italia di fila, andare contro i pronostici e vincere il campionato italiano tre volte di fila. Grazie per l’amore, l’ammirazione e il supporto che mi avete mostrato negli ultimi 4 anni. Abbiamo combattuto per rendere l’Olimpia Milano un team e un club di cui la città e i tifosi potessero essere orgogliosi in tutta Europa.

Grazie al signor Armani, al signor Dell’Orco e al gruppo Armani per avermi dato l’opportunità di rappresentare il vostro club. Grazie a coach Messina e al coaching staff per l’opportunità di crescere, imparare, costruire con voi ogni giorno. Grazie a Christos (Stavropoulos, N.d.R.) e al resto del front office staff. Grazie a tutti coloro di cui non si nota il lavoro, ma che lo fanno dietro le quinte.

Pippo, Gianmarco e Andrea, grazie per il grandissimo lavoro fatto per renderci in grado di vivere al meglio a Milano. Grazie allo staff del Forum per aver sempre ospitato la mia famiglia durante le mie partite e gli eventi. Allo staff di fisioterapisti e della performance grazie per avermi sempre aiutato a essere al mio meglio in campo anche a un’età “vecchia”. “Ale, tienimi il posto a tavola”.

A tutti quelli che ho incontrato mentre ero a Milano, nei ristoranti, nei negozi di alimentari, al parco, o semplicemente in città con la mia famiglia, grazie a tutti. Sempre è stato amore. Avete tutti avuto un ruolo importante nelle nostre vite per aver reso Milano più casa.

Grazie ai miei compagni, che corsa che abbiamo fatto insieme. Siamo uniti per sempre, al di là di tutto! Anche se questo capitolo si chiude, sono certo che ci saranno opportunità in futuro per cominciare un nuovo capitolo a Milano. Qualsiasi cosa succeda, Milano sarà sempre nel mio cuore“.

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