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Berrettini, perché la prossima partita a Tokyo rappresenta un bivio per il finale di stagione

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Berrettini / LaPresse

Matteo Berrettini si è imposto in maniera convincente nel primo match a Tokyo. La vittoria contro l’olandese Botic van de Zandschulp è stata netta. 6-3 6-4 lo score in favore del romano, che ha saputo ben adattarsi alle condizioni di gioco. La pioggia ha costretto gli organizzatori ad azionare il tetto retrattile del Centrale, seppur con ritardo. Di conseguenza, i tennisti hanno affrontato un incontro indoor.

Bravo il nostro portacolori a comprendere il modo per vincere. Sul suo cammino, negli ottavi di finale, Matteo sfiderà il vincente del match tra l’americano Taylor Fritz (n.1 del seeding) e il francese Arthur Fils. È probabile che sarà il californiano a spuntarla nell’incrocio e si tratterebbe del remake del secondo turno degli US Open 2024. Una sfida difficile per via delle caratteristiche di gioco di Fritz, molto potente come Berrettini dal lato del dritto, ma più solido da quello del rovescio.

A Flushing Meadow il successo dello statunitense fu chiaro, anche perché l’azzurro non era al meglio per via di una flebite che aveva messo a rischio anche la partecipazione al Major di New York. I problemi fisici per Matteo sembrano ormai alle spalle e quindi l’eventuale rivincita con Fritz potrà essere disputata con una forma migliore. Nel caso in cui l’azzurro dovesse riuscire a superare l’ostacolo degli ottavi di finale, il tabellone potrebbe dargli delle chance.

Il classe ’96 del Bel Paese affronterebbe nei quarti il vincente tra l’argentino Mariano Navone e uno tra Ben Shelton e Reilly Opelka. Navone non è propriamente uomo da cemento e i due americani non vengono da un periodo di forma straordinario. Berrettini poi è nella parte del main draw dove ci sono Casper Ruud (n.3 del seeding) e Holger Rune (n.6), che non stanno anche loro vivendo una stagione memorabile. Nella parte bassa i riferimenti sono il polacco Hubert Hurkacz e gli americani Tommy Paul e Frances Tiafoe, quindi nulla è precluso.

L’azzurro, nell’eventualità di un bel percorso, potrebbe pensare di entrare in top-30 nel ranking e quindi guadagnare una condizione di maggior agio per i prossimi tornei. L’obiettivo, in questo senso, è quello di ritrovarsi nei prossimi Australian Open testa di serie e quindi non avere un percorso in salita fin dall’inizio.

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