America's Cup

Bruni e le partenze di Luna Rossa: “Il vantaggio del doppio timoniere è venuto meno, ma abbiamo margini. E non pensiamo a Ineos”

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Bruni / America's Cup

Luna Rossa ha sconfitto American Magic nelle due regate che hanno aperto le semifinali della Louis Vuitton Cup, portandosi sul 2-0 nella serie al meglio delle nove regate (chi ne vince cinque si qualifica per l’atto conclusivo del torneo degli sfidanti). Il sodalizio italiano ha steccato in partenza, ma in entrambe le prove che hanno animato il pomeriggio nelle acque di Barcellona è riuscito a recuperare in maniera perentoria sugli statunitensi: in gara-1 ha rimontato uno svantaggio di trecento metri, nel secondo confronto è risalito di un centinaio di metri leggendo meglio il vento e ha così firmato un pesantissimo uno-due.

I ragazzi dello skipper Max Sirena non hanno sicuramente disputato le migliori regate delle proprie carriere, ma sono riusciti comunque a regolare Tom Slingsby e compagni dando un’importante svolta a questa sfida a eliminazione diretta. Luna Rossa ha saputo rialzare la testa dopo il doppio ko rimediato contro INEOS Britannia nel round robin, portandosi sul 2-0 e compiendo un primo passo importante verso l’accesso alla finale. Si ritornerà in scena domani pomeriggio per altre due regate, il cui esito sarà di fondamentale importanza per le dinamiche della serie.

Il timoniere Francesco Bruni ha fatto un punto della situazione ai microfoni di OA Sport, focalizzandosi sulla velocità dello scafo tricolore e sul potenziale dimostrato dalla barca italiana: “La velocità è un buon segnale, ma abbiamo anche regatato bene e fatto delle cose giuste: li abbiamo portati a prendere delle decisioni difficili. Loro hanno commesso degli errori e noi ne abbiamo approfittato. Sulla velocità delle barche: Luna Rossa non va sicuramente male e peggio degli americani, ma oggi era una giornata che si decideva sui salti e l’intensità del vento“.

Luna Rossa ha perso entrambe le partenze contro gli statunitensi e in generale sta un po’ faticando nel fondamentale, mentre nell’ultima edizione disputata tre anni fa ad Auckland era solita scattare meglio anche in virtù del doppio timoniere (Bruni e James Spithill, come quest’anno) su cui gli altri sodalizi non avevano puntato: “Sicuramente adesso non abbiamo più il vantaggio del doppio timoniere, era un vantaggio che era chiaro a tutti, una novità che avevamo portato noi e ora non possiamo più essere esclusivi in quello. Credo che abbiamo ampi margini di miglioramento e non sarà un problema farlo in quello“.

Team Prada Pirelli punta chiaramente a raggiungere la finale della Louis Vuitton Cup, dove potrebbe materializzarsi un testa a testa con INEOS Britannia, che nell’altra semifinale ha surclassato Alinghi nelle prime due regate. Indubbiamente Ben Ainslie e compagni fanno impressione, lo scafo è molto veloce e la doppia sconfitta rimediata da Luna Rossa nel round robin ha acceso qualche campanello d’allarme, ma Francesco Bruni preferisce non spingersi troppo in là: “Noi ora dobbiamo pensare a questa semifinale e solo agli americani. Non sapevo neanche che Ineos avesse vinto due regate oggi“.

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