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Canoa velocità, Tacchini/Casadei non si fermano: “I Mondiali di Milano, Los Angeles 2028 e il gap dai cinesi”

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Gabriele Casadei_Carlo Tacchini
Gabriele Casadei e Carlo Tacchini / Federcanoa

Presente e futuro, ma anche un passato vicino e d’argento che rimane scolpito nella memora collettiva degli appassionati italiani di canoa velocità e di sport in generale.

Carlo Tacchini e Gabriele Casadei, secondi alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel C2 500, sono intervenuti a Milano nell’evento della Federcanoa che ha lanciato i Mondiali 2025, in programma proprio nel capoluogo meneghino l’anno prossimo, e i Campionati Italiani 2024, che si disputeranno nel prossimo fine settimana sempre nel bacino dell’Idroscalo.

Cosa resta da fare, se così possiamo dire, in questo 2024?

Carlo Tacchini: “In questo 2024 resta poco altro a livello sportivo, se non i Campionati Italiani. Gabriele gareggerà un po’ più di me. Io farò qualcosa in meno. In queste settimane mi sono un po’ goduto la medaglia, sono meno in forma del solito”.
Gabriele Casadei: “Dopo le Olimpiadi mi sono tenuto comunque in allenamento: il mio obiettivo è quello di ben figurare a questi Campionati Italiani che sono in arrivo”.

Come imposterete il 2025?

Carlo Tacchini:
“Dopo mesi di recupero, inizieremo da novembre a pensare al prossimo anno e al prossimo quadriennio. La visione delle stagioni cambierà inevitabilmente: non si ragionerà più annata per annata, ma ci vorrà una visione a medio-lungo termine. Vedremo anche cosa succederà nelle prossime elezioni federali, anche se di certo il Mondiale 2025 di Milano sarà, nel prossimo futuro, il primo obiettivo da preparare: il primo di tre Campionato del Mondo che affronteremo prima di Los Angeles 2028”.
Gabriele Casadei: “Nel 2025 il Mondiale di Milano sarà l’evento dell’anno, indiscutibilmente: vogliamo arrivare in forma e cercare di vincere una medaglia in casa”.

Qual è l’aspetto tecnico su cui cercherete di lavorare maggiormente in vista di Los Angeles 2028?

Carlo Tacchini:
“La risposta che tutti si aspetterebbero sarebbe quella relativa al momento della partenza. Questa però è un’area sulla quale abbiamo lavorato migliorandola tanto: usciamo molto meglio dai blocchi rispetto a un anno fa. Di contro c’è anche da dire che noi abbiamo una gestione complessiva della gara molto migliore rispetto ad altre imbarcazioni che partono forte e poi vanno in calando. L’obiettivo principale invece sarà quello di capire come recuperare il gap dai cinesi, che al momento oscilla fra 1.5 e 2 secondi. La nostra barca ha un anno e mezzo di esperienza collettiva: è pochissimo, nel prossimo quadriennio avremo la chance di accrescere il sincronismo e la conoscenza reciproca”.

Rispetto alla fotografia attuale dei vostri avversari a livello internazionale: cosa vi aspettate nelle gerarchie della vostra specialità?

Carlo Tacchini:
“Qualche equipaggio potrebbe apportare dei cambi, anche perché alcuni elementi avanzano verso un’età elevata, mentre altre barche me le aspetto ancora in piena lotta, come ad esempio quella formata dagli spagnoli. Non dobbiamo sottovalutare anche chi oggi è nelle categorie giovanili: in un nuovo quadriennio di eventi, di solito, qualche talento viene sempre fuori”. 

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